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Roma in apnea, l’ossigeno è Dzeko: dai suoi piedi 21 punti e un terzo dei gol nel 2018

LaPresse

Il bosniaco è entrato in 26 realizzazioni in questo anno solare. Il resto degli attaccanti ha segnato 30 reti finora

Valerio Salviani

Da quando Edin Dzeko si è fatto male, lo scorso 26 novembre, ha saltato cinque partite con la Roma. Lo stesso numero di match persi per infortunio in precedenza dal suo arrivo in giallorosso, datato agosto 2015. Mai il bosniaco aveva lasciato i suoi per una striscia così prolungata. Ora Edin prova a stringere i denti per tornare a prendere per mano la squadra nella sfida dell'Allianz Stadium, contro la Juventus, una partita che non può prescindere dalla sua presenza.

ESSENZIALE - I numeri spiegano perché la Roma non può fare a meno di Dzeko. Nel 2018 ha messo la firma su 26 gol tra campionato e Champions: 20 le sue realizzazioni e 6 gli assist decisivi serviti. I giallorossi hanno segnato un totale di 83 gol nell'anno solare, ciò significa che quasi un terzo è arrivato dai piedi del numero 9. La produzione offensiva di Dzeko ha portato in dote ben 21 punti in tutto l'anno. Numeri, che diventano ancora più importanti se si prendono in esame i gol messi a segno da tutto il resto dell'attacco. Schick, Under, El Shaarawy, Defrel, Kluivert e Perotti hanno messo insieme solo 30 gol nel 2018, una media di 5 reti a testa, alzata notevolmente dal turco che ha fatto ampiamente il suo dovere con 13 realizzazioni. Nelle ultime 5 partite, quelle in cui Dzeko è rimasto fuori per infortunio, l'attacco ha prodotto solo 1 gol.

TRASCINATORE - Non bastano ovviamente i numeri a spiegare l'importanza di uno come Dzeko in squadra, ma aiutano. Nonostante le partite saltate, il bosniaco continua a essere il giocatore con più assist (5), quello che realizza più tiri (43, settimo in campionato) e ovviamente quello che ha colpito più pali (2). Per il carisma e l'effetto trainante non ci sono statistiche, ma non servono numeri per spiegare quanto Dzeko sia essenziale per la Roma. Con lui, anche la Juventus di Ronaldo farà un po' meno paura.