Il tandem portoghese Pinto-Mourinho pesca nuovamente dalla Premier League. Il primo colpo del mercato estivo si chiama Nemanja Matic, centrocampista serbo ormai ex Manchester United. Un giocatore di sicuro rendimento e affidabilità, perfetto per la mediana dello Special One, reparto troppo spesso in difficoltà quest'anno. Arriva a parametro zero e firmerà un contratto di un anno con opzione per il secondo a fronte di uno stipendio che si aggirerà intorno ai 3 milioni più bonus. Dopo gli accostamenti dei mesi scorsi, l'accelerata è arrivata negli ultimi giorni grazie a Tiago Pinto, che ha portato avanti la trattativa in gran segreto.
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Per la terza volta in carriera Matic verrà allenato da Josè Mourinho. Il rapporto tra i due parte da molto lontano quando il Chelsea decide di riacquistarlo dal Benfica per 25 milioni di euro nel gennaio del 2014, dopo averlo ceduto ai portoghesi tre anni prima per appena 5 milioni. Il serbo è stato decisivo per il titolo e la Coppa di Lega vinte la stagione successiva, 2014/15, quando saltò appena 5 partite in tutta la stagione. La prima avventura condivisa termina il 17 dicembre 2015, quando Mourinho e il Chelsea comunicano ufficialmente la rescissione consensuale del contratto. Il 27 maggio 2016, l'allenatore portoghese viene nominato nuovo manager del Manchester United e quasi un anno esatto dopo, il 31 luglio del 2017, Matic viene acquistato dai Red Devils, sotto consiglio proprio di Mou, per 45 milioni di euro. Nella sua seconda avventura "Special", Matic colleziona 49 presenze stagionali realizzando anche due gol, contro Crystal Palace e Brighton, risultando il giocatore più utilizzato dal portoghese in quella stagione. I due si ritroveranno per la terza volta e le parole rilasciare dal portoghese lo scorso maggio a Sky Sport Uk, sembrano ora una premonizione: "Nemanja è un giocatore fantastico. Tutti conoscono il mio rapporto con lui, è uno dei ragazzi che ha la mia fiducia".
Chi è Matic: numeri e statistiche
Mediano, classe 1988 (34 anni il prossimo 1 agosto), alto 194 centimetri. Matic è il prototipo perfetto del centrocampista di cui la Roma e Mourinho avevano bisogno. Cresciuto nelle due squadre più grandi di Serbia, Partizan e Stella Rossa, Matic comincia la sua carriera da professionista con la maglia del Radnički poi il passaggio prima al Kolubara, seconda serie serba, e poi al Kosice, massima serie slovacca. Poi il grande salto, con il Chelsea che lo acquista per 2 milioni di euro. Al suo primo anno con i Blues scende in campo solamente in due occasioni, vincendo però la sua prima Premier League. Il 24 agosto 2010 passa in prestito al Vitesse, e nel gennaio 2011 viene acquistato a titolo definitivo dal Benfica nell'operazione che portò David Luiz a Londra. Con i portoghesi raggiungerà una finale di Europa League, persa proprio contro il Chelsea suo ex e futuro club visto che tornerà sotto il Big Ben nel gennaio successivo. Il suo palmares personale vanta tre Premier League, una Coppa d'Inghilterra,una Coppa di Lega inglese e una Coppa di Lega portoghese.
Il polverone di Conte e la polemica in Premier League
L'avventura di Matic oltremanica è costellata di successi e apprezzamenti. Mourinho prima e Conte poi hanno sottolineato l'importanza del serbo all'interno delle due squadre, in entrambi casi il Chelsea, che conquistarono la Premier League. Il tecnico pugliese infatti non prese affatto bene la sua cessione al Manchester United, tanto da sottolinearlo durante una conferenza stampa: "La partenza di Matic? Lui sa molto bene cosa penso di lui. È un grande giocatore, era molto importante per la nostra squadra, ma talvolta bisogna accettare gli effetti di questo pazzo mercato. È una grossa perdita per noi". In Inghilterra, Matic è stato anche preso di mira quando, nel giorno del Remembrance Day, decise di non scendere in campo con il consueto stemma del papavero, simbolo per la commemorazione dei militari morti in guerra. Il serbo dovette difendersi dagli attacchi incalzanti dei media dichiarando che quel simbolo gli ricordava i bombardamenti avvenuti nel suo paese quando era solo un bambino: “Riconosco pienamente il motivo per cui le persone indossano i papaveri, rispetto totalmente il diritto di tutti di farlo e ho totale simpatia per chiunque abbia perso i propri cari a causa di un conflitto. Tuttavia, per me è solo un ricordo di un attacco che ho vissuto personalmente e mi ha spaventato quando avevo 12 anni e vivevo a Vrelo. Il mio paese è stato devastato dai bombardamenti della Serbia nel 1999”.
La beneficenza e le "auto-multe"
Come molti calciatori, Nemanja Matic è molto attento alle campagne di beneficenza soprattutto se legate al proprio paese d'origine. Quattro anni fa il serbo ha donato 70 mila euro per aiutare un bambino malato di cancro e nel 2016, ha pagato da solo i debiti di Vrelo, paesino di circa 1600 abitanti in cui è cresciuto. Un altro particolare aneddoto sul nuovo centrocampista giallorosso è legato al suo ultimo club, lo United. Tempo fa, lui e Harry Maguire erano stati incaricati di verificare l'arrivo dei compagni al centro sportivo per la riunione. In caso di ritardo, il calciatore in questione sarebbe stato multato: quella volta, intrattenutosi a chiacchierare con Pogba, fu proprio lui a ritardare, non facendosi però sconti e pagando lo stesso la multa.
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