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Ranieri: “Pallotta stasera avrà capito cosa significa essere presidente della Roma”

LaPresse

Le parole del tecnico romanista: "Non so dove andrò. Il karma mi chiamerà dove c'è qualcosa da risolvere"

Redazione

Una serata da romanisti. Claudio Ranieri lascia la Roma tra gli applausi a scena aperta del popolo giallorosso. Al termine del match ha raccontato le sue emozioni.

RANIERI A SKY

E' dovuto tornare a Roma per commuoversi.

Era la pioggia (ride, ndc). Sono belle cose per chi è tifoso come me, devo ringraziarli perché sono stato contento.

Grande abbraccio a De Rossi.

Eravamo i due che chiudevamo la stagione a Roma, sono state emozioni bellissime. Andiamo avanti.

Lei dove andrà avanti?

Non lo so. Tanti anni fa sono andato all'estero, mi sento allenatore internazionale e dove ci sarà un progetto andrò. Anche se il karma mi chiamerà dove c'è bisogno o qualcosa da risolvere.

Chi vorresti vedere sulla panchina della Roma?

Non lo so, l'importante è che facciano bene. Parlo da tifoso, gli auguro il meglio.

RANIERI IN CONFERENZA STAMPA

Cominciamo dalle lacrime di commozione. È stato un momento di grande intensità emotiva per te. Che bilancio fai?

Faccio questo lavoro perché l’emozione mi prende e mi pervade. Non me l’aspettavo, per questo mi sono commosso. È bello anche dimostrare i propri sentimenti, pazienza se ho fatto vedere un mio lato debole. Sono un tipo timido e vergognoso, non mi piace far vedere le mie reazioni. Il risultato complessivo è “nì”, volevo centrare la Champions quando ho preso la squadra. Non ci siamo riusciti, complimenti agli avversari che sono stati più bravi di noi. Abbiamo fatto il meglio in una situazione complicata. Lascio dei ragazzi magnifici che ringrazio, così come il pubblico romanista che mi ha accolto in questa maniera.

Cosa ha detto a De Rossi quando è uscito dal campo?

Io mi scordo le cose… Gli ho detto complimenti, lui mi ha detto di essere contento di finire insieme a me stasera. È stato molto bello.

Quando cambia qualcosa c’è una sensazione quasi di paura del futuro. Lei che è un tifoso cosa può dire ai tifosi?

Vorrei utilizzare le parole di Daniele: domani il vento soffierà di nuovo. La Roma sta cercando di trovare la sua via, lo stadio è lo scoglio più importante non solo per la Roma ma per tutte le squadre che vogliono fare uno stadio nuovo e più moderno, sennò rimaniamo sempre indietro agli altri campionati. Mi auguro che al più presto possa costruire la casa giallorossa.

Definisce con un termine la sua seconda avventura?

Mi reputo una persona fortunata, da bambino sognavo di venire in questo stadio. Mi batteva solo il pensiero di giocarci. Poi ho avuto la fortuna di allenarla, di ritornare… Cosa posso chiedere di più? Sono contento di essere tornato a casa, mi dispiace di non essere riuscito nell’impresa di portare la squadra in Champions. Vado via soddisfatto e convinto di aver fatto il massimo.

Non so se è strano o giusto che non ci sia Pallotta stasera. Cosa risponderebbe se la chiamasse stasera?

Non potrei dire “amore”… Lo stadio era pieno di amore per Daniele, la partita l’avrà vista in diretta in America e avrà capito cosa significa essere presidente della Roma. Capisco anche la mentalità degli imprenditori, devono saper gestire un’azienda che è molto difficile nella programmazione, in tutte queste cose qui. Basta un nulla per sbagliare e chi paga le conseguenze sono i tifosi ma anche la presidenza. E parlo di tutti i presidenti, che siano americani, russi o arabi. Quando ci saranno venti grossi magnati, sempre uno vincerà lo scudetto e tre retrocederanno. L’importante è avere una via maestra da seguire, nonostante delle correzioni che vanno prese. Questo è il calcio e bisogna essere sempre fiduciosi. Alla Roma c’è un presidente che sta cercando di fare le cose fatte bene, magari i tifosi vogliono soltanto vedere le novità sul terreno di gioco ma dietro c’è una struttura che funziona.

RANIERI A ROMA TV

Grazie per averci provato, purtroppo non ce l’abbiamo fatto: L’importante era non smettere di combattere.

C’è il rammarico per questo. Cerco di portare sempre gli obiettivi a termine. Non ci siamo riusciti ma non possiamo rimproverarci nulla. Abbiamo fatto il massimo nonostante tutte le problematiche. Dobbiamo fare i complimenti a chi è stato più bravo di noi

Una giornata da veri romanisti.

Continuerò a fare questo lavoro perché mi emoziona. Stasera sono stato preso alla sprovvista perché non mi aspettavo che la curva mi dedicasse un coro. È bello commuoversi ed esternare le emozioni

Cosa si porterà dietro di questa avventura con la Roma al di fuori di questa giornata bellissima?

Sicuramente sono stato bene, sono stato bene con i ragazzi. Naturalmente questa serata sarà indimenticabile

Ci regala un ultimo consiglio che avrà sicuramente dato alla squadra?

Sono fiducioso perché la squadra è solida. Il nuovo allenatore avrà le idee chiare. Bisognerà lasciarlo lavorare. Il materiale c’è. Sono convinto che farà un buon campionato. Quando ho detto che se sarà eccezionale potrà lottare per la Champions League, non volevo sminuire la squadra ma lasciare tranquilli i ragazzi e il prossimo tecnico. Quando si costruisce qualcosa bisogna remare dalla stessa parte. Faccio un appello ai tifosi: state dietro alla squadra perché i ragazzi sono in gamba e ci daranno delle soddisfazioni

Grazie mister.

Grazie al Presidente che mi ha dato l’opportunità di allenare la mia squadra del cuore. Adesso tornerò a fare il tifo.

Prima sono arrivati Florenzi e Pellegrini. Adesso tocca a loro il testimone dei veri romanisti della Roma.

Hanno delle spalle solide. Sono bravi calciatori e sapranno trasmettere la romanità e cosa significa giocare per la Roma ai propri compagni.