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Ranieri: “L’articolo su De Rossi è stato scritto per fare caos”

LaPresse

L'ex tecnico giallorosso aggiunge: "La proprietà sta lavorando bene, poi ovviamente il pubblico vuole vedere i risultati sul campo"

Redazione

Claudio Ranieri dopo aver salutato la Roma nell'ultima gara con il Parma torna a parlare del club giallorosso. Tanti temi: dalle prospettive future, all'articolo de La Repubblica e altri argomenti. Queste le sue parole:

Cosa rimane di Roma?

Mi rimarrà per sempre l'abbraccio pubblico, è stato un orgoglio aver allenato la squadra del mio cuore. Questo non si cambia per nulla.

Che percezione ha del futuro della squadra giallorossa?

Credo che molto dipenda dallo stadio e dalla possibilità di costruirlo. È logico che una società vuole fare le cose fatte bene anche perché il Fair Play finanziario te lo impone. Di conseguenza con lo stadio potrebbero esserci introiti maggiori. La proprietà sta lavorando bene, poi ovviamente il pubblico vuole vedere i risultati sul campo. L'importante ora è trovare allenatore, direttore sportivo e operare affinché si remi dalla stessa parte.

La Roma può lottare solo fino al quarto posto o spingersi oltre?

Me lo auguro che possa lottare per il quarto posto. Poi nulla è scritto, con il Leicester sono riuscito a dimostrarlo perciò alla Roma auguro il meglio.

 Un consiglio a Totti?

No, con Francesco abbiamo parlato a lungo, sa come la penso e perciò gli faccio i più sentiti auguri.

Quanto incide Francesco dentro la Roma?

Scegliendo me ha inciso molto, c'era chi voleva Paulo Sousa e lui invece ha detto che voleva me. Per cui spero che possa continuare ad incidere.

 Un consiglio a De Rossi?

Anche con lui abbiamo parlato, vuole continuare a giocare. Gli auguro di trovare una squadra adatta alla sua dimensione.

Sull'articolo de La Repubblica.

Mi è sembrato un articolo ad-hoc, fatto da chi voleva fare un pò di caos.

Da dov'è partito? Dall'Italia o dall'estero?

Lo sappiamo tutti da dov'è partito e sicuramente lo sanno anche i tifosi.

Futuro?

Io aspetto un buon progetto, non importa dove, l'importante è che ci siano idee. Io sono un uomo da campo. Niente scrivanie.