Dopo una prima stagione alla Roma con più ombre che luci, negli ultimi mesi Edin Dzeko è tornato alla ribalta grazie alle 18 reti messe a segno tra campionato ed Europa League. Oggi il sito dell'Uefa ha voluto omaggiare il numero 9 della Roma riportando sul suo sito ufficiale alcune curiosità ed alcune dichiarazioni su di lui rilasciate nel corso degli anni da personaggi dello sport e non solo. Andiamo a leggerne alcune:
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“Quanto è forte Edin Dzeko?”: l’Uefa celebra il numero 9 della Roma
Il sito dell'organo amministrativo del calcio europeo ha raccolto numeri e dichiarazioni sul centravanti giallorosso, rinato dopo una prima stagione deludente nella capitale
"Come attaccante, Edin si è imposto di non voler solo aspettare per cercare di fare gol, ma di giocare 95 minuti di ogni partita lavorando per la squadra e facendo i movimenti giusti".
Manuel Pellegrini, ex allenatore Man. City
"Džeko è importante per noi come Ronaldo per il Portogallo, Neymar per il Brasile e Messi per l'Argentina".
Safet Sušić, ex allenatore Bosnia-Erzegovina
"Se un allenatore potesse 'creare' un attaccante, lo farebbe identico a Dzeko. Lui è il prototipo perfetto: forte, alto, rapido per la sua taglia, combattivo, aggressivo e con buona tecnica".
Luciano Spalletti, allenatore Roma
"Non sa giocare, ma quando si tratta di gol è un grande".
Noel Gallagher, Oasis e tifoso del Manchester City
"Edin è il miglior attaccante in Europa. Vedrete. E' meglio di Ibrahimović".
Miroslav Blažević, ex Ct di Svizzera, Croazia e Bosnia ed Erzegovina
"I giornalisti italiani sorridevano quando dicevo che Džeko sarebbe stato il capocannoniere della Serie A dopo una stagione molto negativa. Chi ride adesso?".
Mehmed Baždarević, Ct Bosnia ed Erzegovina
"L'ho incontrato per la prima volta nel 2003, quando ho iniziato ad allenare lo Željezničar; aveva 17 anni e incredibilmente nessuno aveva notato il suo talento. Io ho visto subito che aveva un dono".
Jiří Plíšek, ex tecnico Željezničar
L'Uefa ha poi ripercorso la sua storia:
Bilancio complessivo
Nazionale: 82 presenze, 49 gol
Competizioni UEFA per club: 68 presenze, 22 gol
Competizioni nazionali: 426 presenze, 187 gol
Željezničar
• Inizia la carriera da centrocampista e vince una coppa con la squadra di Sarajevo nel 2002/03. Il suo ex allenatore Jusuf Šehović ricorda: "Aveva talento ma soprattutto persistenza. Ho sempre pensato che sarebbe diventato un grande giocatore ed è per questo che sono orgoglioso. Ha superato ogni aspettativa, è il nostro gioiello”.
• Tuttavia, nel 2005 Džeko viene venduto al Teplice per 25.000 euro. Un dirigente avrebbe dichiarato: "è come vincere alla lotteria", perché il club non considerava il giocatore una grande promessa.
Teplice and Ústí nad Labem (prestito)
• Dopo sei gol in 15 presenze all’Ústí nad Labem (seconda divisione), Džeko si impone in prima squadra al Teplice la stagione successiva. Nel 2006/07 è il secondo miglior marcatore in campionato con 13 gol (dietro Luboš Pecka del Mladá Boleslav, 16) e si guadagna un trasferimento al Wolfsburg.
Wolfsburg
• Con Felix Magath, il bosniaco (26 gol) e il brasiliano Grafite (28) totalizzano 54 gol e vincono il campionato 2008/09, diventando la miglior coppia offensiva di sempre nella massima serie tedesca davanti a Gerd Müller e Uli Hoeness (53 gol con il Bayern nel 1971/72).
• Džeko viene quindi votato miglior giocatore della Bundesliga, laureandosi capocannoniere anche in Coppa di Germania (sei gol).
• Capocannoniere in Bundesliga nel 2009/10 con 22 gol, Džeko totalizza anche 10 assist, a testimonianza della sua generosità. "I bomber sono egoisti, ma Edin Džeko no; per lui, l’importante è che la squadra segni”, spiega Ivica Osim, ex centrocampista dello Želježnicar e della Jugoslavia.
• Nel 2011 diventa il miglior marcatore di tutti i tempi del Wolfsburg (66 gol) e il migliore della sua squadra nelle competizioni UEFA (a pari merito con Grafite con nove gol), poi viene acquistato dal Manchester City.
Manchester City
• Diventa il primo giocatore del City a segnare quattro gol in Premier League nel 5-1 sul Tottenham Hotspur (28 agosto 2011), realizzando anche una “tripletta perfetta” (destro, sinistro, testa).
• Segna il secondo gol più veloce di sempre nel derby di Manchester, andando in rete dopo 45 secondi all’Old Trafford il 24 marzo 2014. Solo Dennis Tueart del City aveva fatto meglio (39 secondi il 12 novembre 1975).
• Il suo totale in sei derby in Premier League è di quattro gol (tutti all’Old Trafford) in soli 174 minuti. Considerando anche una rete in Community Shield e due contro lo United con il Wolfsburg, il suo totale è di sette reti in nove partite contro i Red Devils, con una media di un gol ogni 63 minuti.
• Nel 2015 approda alla Roma dopo aver vinto tutti i trofei inglesi: due Premier League (2011/12, 2013/14), una FA Cup (2010/11), una Coppa di Lega (2013/14) e un Community Shield (2012).
Roma
• Letteralmente rinato dopo una prima stagione sottotono, segna 10 gol nelle prime 10 partite di Serie A: non accadeva dai tempi di Gabriel Batistuta e dello scudetto 2000/01.
• Attualmente, Džeko è il giocatore della Jugoslavia o dell’ex Jugoslavia ad aver segnato di più nei cinque campionati europei più importanti (Spagna, Inghilterra, Germania, Italia, Francia), avendo sorpassato i 129 gol di Davor Šuker con la sua sesta rete stagionale.
Bosnia-Erzegovina
• Il 7 settembre 2012, con una tripletta contro il Liechtenstein, Džeko supera Zvjezdan Misimović ed Elvir Bolić, diventando il miglior marcatore di sempre della Bosnia-Erzegovina.
• I suoi 10 gol nelle qualificazioni permettono alla squadra di qualificarsi per la prima volta a un torneo internazionale, la Coppa del Mondo FIFA 2014.
Alcune curiosità su Dzeko:
• La sua infanzia è stata segnata dalla guerra dei Balcani. "Avevo sei anni quando è iniziata la guerra, è stato terribile. Casa nostra è andata distrutta, quindi siamo andati a vivere dai nonni. Stavamo in 15 in un appartamento di circa 35 metri quadri. Era durissima. Eravamo sotto stress perché ogni giorno poteva morire qualcuno che conoscevamo. Tanti iniziavano a giocare per strada, ma per me era quasi impossibile. Alla fine della guerra, però, ero molto più forte mentalmente”.
• Considerato troppo alto e dinoccolato per fare bene da centrocampista allo Zelježničar, Džeko è stato soprannominato 'Kloc', che significa “lampione”.
• Felix Magath lo ha voluto al Wolfsburg senza vederlo di persona, fidandosi solo degli osservatori e dei video.
• L’intelligenza di Džeko non riguarda solo il calcio, ma anche le lingue. In una trasferta con il Manchester City contro il Viktoria Plzeň, il giocatore ha risposto ai giornalisti in un buon ceco. Oltre alla sua lingua, l’attaccante parla inglese, tedesco e italiano.
• I legami con il suo paese rimangono forti; sua moglie è la modella bosniaca Amra Silajdžić, sposata il 31 marzo 2014, mentre la figlia Una è nata a febbraio 2016. A proposito dei suoi progetti per il dopo carriera, Džeko ha dichiarato: "Quando sarà finita con il calcio tornerò sicuramente a casa”.
• Mentre giocava al Wolfsburg, Džeko ha dichiarato che l’AC Milan era la sua squadra dei sogni (il suo idolo era infatti Andriy Shevchenko): "Prima o poi voglio giocarci”.
Ecco alcunee dichiarazioni rilasciate da Dzeko nel corso degli anni:
“A prescindere da quello che ero e da quello che sono, l’importante è rimanere umani. Devo ringraziare i miei genitori per come mi hanno cresciuto. Ho sempre portato con me quest’idea".
“In nazionale non ho ancora ottenuto quello che volevo. Lottavamo per andare a Russia 2018, ma spero di essere ancora in forma per andare a EURO 2020".
“Cerco sempre di fare del mio meglio. A volte basta per fare un buon risultato, a volte no, ma non mollo e non lo farò mai”.
"I gol non mi assillano, anche se segnare è il mio mestiere. Sono contento quando segno io, ma anche quando segnano i compagni. L’importante è vincere”.
“Ho vinto il campionato in Germania e in Inghilterra, ora tocca all’Italia”.
Ecco i traguardi possibili:
• La scorsa stagione, Gonzalo Higuaín ha stabilito il record di gol in Serie A, 36. Dopo 14 partite ne aveva realizzati 12, ovvero quanti ne ha segnati Džeko quest’anno. Riuscirà il bosniaco a tenere il passo del Pipita?
• Con un altro gol con la Bosnia-Erzegovina, diventerà il 18esimo giocatore europeo a segnare 50 gol in nazionale.
• Con altri quattro gol nelle qualificazioni mondiali, raggiungerà il record europeo di Shevchenko, 26.
• L’attuale record di presenze con la Bosnia-Erzegovina appartiene a suo cugino Emir Spahić con 93. Džeko è a 82: riuscirà a chiudere il divario?
(uefa.com)
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