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Primavera, De Rossi deluso: “Ci siamo sentiti troppo sicuri, così non va bene”

Getty Images

Il tecnico giallorosso dopo il 2-2 in casa del Milan: "Pensavo che dopo il secondo vantaggio avessimo fatto tesoro dell'errore. Una squadra di vertice non può fare così"

Redazione

La Roma Primavera si fa riprendere due volte dal Milan ed esce dal campo con un solo punto. Nel postpartita tutto il rammarico di Alberto De Rossi ai microfoni dei canali ufficiali giallorossi: "Non è stato divertente per niente. Capisco che lo sia stato per il pubblico: quattro gol, tante occasioni. L'avevamo preparata bene, eravamo andati in vantaggio. Secondo me, i ragazzi si sono sentiti troppo sicuri di avere già messo la partita sul binario giusto".

È rimasto deluso di più dopo il secondo vantaggio? Assolutamente sì. Tra il pareggio del Milan e il secondo gol, c'è stato un momento abbastanza difficile. Dopo avere rimesso in carreggiata la partita, pensavo che la squadra avesse fatto tesoro dell'esperienza precedente. Abbiamo preso il primo gol su un'uscita nostra sbagliata. L'errore ci sta, ma sono certi concetti che non vanno. Per esempio, il fatto di palleggiare dentro la nostra area, con tutti gli avversari all'interno. Sono errori grossolani, che non possiamo commettere a questi livelli.

Nella ripresa, la Roma ha esercitato una pressione più alta. Ma anche dopo il cambio di modulo, non sono arrivate tante occasioni. Beh, qualche chance l'abbiamo avuta e non l'abbiamo sfruttata. Però almeno ho visto la squadra presente. Più che altro, nell'intervallo ci siamo chiariti. Dobbiamo essere molto sereni nell'analizzare questa squadra e questa stagione. Che sarà sicuramente piena di soddisfazioni, ma a patto che sia la stessa squadra che abbiamo visto combattere, sacrificarsi, sudare, e che ha gettato le basi nelle prime due gare di campionato per vincerle. Con prestazioni altalenanti come quella di oggi, avremmo potuto fare bottino pieno ma avremmo anche potuto perdere, perché il Milan ha avuto un paio di situazioni favorevoli. Questo squilibrio una squadra di vertice non deve averlo.