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Primavera, A. De Rossi: “Mi è piaciuta la mentalità, ma troppi errori di palleggio in uscita”

LaPresse

Il tecnico giallorosso dopo la sconfitta col Real: "I 35 minuti con il Sassuolo sono da stropicciarsi gli occhi, la squadra è quella e a tratti l’abbiamo riconosciuta anche oggi"

Redazione

Al termine della sconfitta in Youth League contro il Real Madrid, il tecnico giallorosso Alberto De Rossi è intervenuto ai microfoni di Roma TV. Ecco le sue dichiarazioni:

Ve la siete giocata senza timore.

Ci mancherebbe aver timore del Real Madrid, siamo la Roma e siamo consolidati a livello internazionale. Ogni anno che facciamo la Youth la facciamo da protagonisti, l’anno scorso non ci siamo qualificati alla seconda fase per differenza reti negli scontri diretti perciò siamo una realtà. Se avessimo timore sarebbe una sconfitta ancora prima di giocare, noi non abbiamo timore di nessuno. E’ un’idea che abbiamo creato negli altri, sono tanti anni che partecipiamo. Mi è piaciuto il fatto che la squadra ha affrontato a viso aperto il Real, una squadra che conoscevamo bene negli effettivi. Ci teniamo la mentalità e la voglia di recuperare fino alla fine ma le cose negative sono soprattutto gli errori di palleggio in uscita, hanno creato scompiglio tecnicamente e mentalmente.

Nel primo tempo avete concesso poco.

Sì, hanno fatto 4 tiri in porta: due gol e due belle parate di Greco. Noi non siamo arrivati in porta, dobbiamo lavorarci sopra soprattutto perché il pressing ci permette di recuperare palla alti e dobbiamo concludere. Dobbiamo lavorarci tanto, valutiamo da parecchio questa situazione.

Ora a Milano.

I 35 minuti con il Sassuolo sono da stropicciarsi gli occhi, la squadra è quella e a tratti l’abbiamo riconosciuta anche oggi. Non è certo quella del secondo tempo col Sassuolo, che non era in gara. Ancora non siamo riusciti a capire, io analizzo a fondo per più giorni le sconfitte, sono 3 punti che abbiamo buttato. La squadra è sempre stata propositiva, ci hanno danneggiato errori individuali grossi ma bisogna reagire. La squadra ha aspettative ed è forte, non bisogna farsi schiacciare da questo. Bisogna cominciare a vincere ed essere noi stessi a Milano.