PINZOLO - Dopo Maxime Gonalons, oggi è il turno della presentazione di Rick Karsdorp. Il terzino olandese è alle prese con la riabilitazione dopo l’intervento di pulizia del ginocchio destro in cui è stata riscontrata una lesione del corno posteriore del menisco esterno. Il rientro in campo è previsto tra 4 settimane: nell’attesa di vederlo in campo con la nuova Roma di Di Francesco, Karsdorp è intervenuto in conferenza per presentarsi ai tifosi giallorossi e alla stampa. Presente anche il ds Monchi.
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Karsdorp: “Tornerò in 3-4 settimane. Mi manda Strootman”. Monchi: “Giocatore incredibile” – FOTO – VIDEO
Il terzino olandese si presenta: "Al Feyenoord abbiamo vinto il campionato dopo 18 anni, voglio fare lo stesso qui. Io come Cafu? Non sono ancora un grande calciatore". Il ds: "Seguiamo nomi non ancora usciti sui giornali"
Qui la conferenza stampa di presentazione di Rick Karsdorp:
Prende la parola Monchi: "Vale un po' quello che abbiamo detto ieri per Gonalons. Sono estremamente felice, soddisfatto e orgoglioso come ds di avere Rick con noi oggi. E' un terzino destro di caratura europea, un calciatore corteggiato da grandi squadre. Oggi è qui con noi grazie allo sforzo della Roma e alla voglia di Rick di unirsi a noi. E' una delle operazioni di mercato di cui, come ds, sono più soddisfatto, perché ritengo che abbiamo un grande giocatore per il presente e per il futuro".
Partono le domande per Karsdorp:
Quanta voglia hai di stare con i tuoi nuovi compagni? Quando effettivamente ci sarai?
Purtroppo mi rivolgerò a voi soltanto in olandese, non parlo italiano e anche con l'inglese me la cavo poco. Ho molta voglia di iniziare, ho avuto delle vacanze fin troppo lunghe. Adesso sto lavorando per tornare in forma, come potete vedere sono entrato indossando un tutore al ginocchio. Spero di risolvere il problema nel giro di 3-4 settimane. Ho tantissima voglia di dare molto a questo club. Avevo voglia di venire qui e lo voglio dimostrare.
Cosa ti ha detto Strootman? Ti ha fatto capire l'importanza di vestire la maglia della Roma?
Beh, la presenza di Kevin per me è molto importante. Mi ha davvero consigliato di venire alla Roma, ne ha parlato molto bene. Per me non è stata una decisione semplice, ho sempre giocato nel Feyenoord, ho fatto tutte le trafile lì, avevo anche qualche remora. Invece Kevin mi ha convinto a venire qui, per me la sua presenza sarà importante a partire dalla prossima settimana. Nel frattempo anche gli altri compagni di squadra mi hanno accolto molto bene, mi stanno aiutando e ne sono molto contento
Assomigli a qualche calciatore in particolare nel tuo ruolo?
Conoscete la mia traiettoria, ho iniziato come centrocampista offensivo, solo a 20 anni mi sono riconvertito in terzino destro. Per me è difficile fare un paragone con grandi calciatori e grandi interpreti di questo ruolo. Non mi resta che dimostrare in campo quello che so fare, a voi il giudizio. Dimostrarlo a tutti, sia ai tifosi che ai dirigenti che mi hanno portato qui.
Per Monchi: Ha detto che la Roma farà acquisti sugli esterni d'attacco. Se dovesse saltare Defrel, è interessato ai nomi che stanno girando? Parlo di Thauvin, Vela e Ben Arfa.
Tutti i nomi citati sono nomi di bravi calciatori, ma l'idea e i nomi che ho in testa, anche i nomi di cui abbiamo discusso con Di Francesco, sono diversi. Ad oggi stiamo lavorando su nomi che non sono usciti pubblicamente, che non sono ancora sulla stampa. O almeno, non tutti.. Vela, Arfa e Thauvin sono bravi calciatori ma non sono una priorità della Roma in questo momento. Come dicevo, stiamo lavorando su più fronti. Lo ribadisco: più che i nomi, quello che conta è che alla fine la Roma abbia un gruppo competitivo.
Ti incuriosisce qualcosa in particolare del calcio italiano? Già sai di dover lavorare su un aspetto per adattarti al meglio?
Credo che in ogni caso, quando un calciatore passa dall'Olanda all'Italia, debba necessariamente lavorare molto per imparare un nuovo tipo di calcio. Nel mio caso in particolare, sono un calciatore con caratteristiche molto offensive. In Olanda si dice sempre che quando un calciatore arriva in Italia, deve imparare a difendere subito e bene. Ho intenzione di impegnarmi e diventare un calciatore ancora più completo.
Per Monchi: Castan è in uscita o rimane alla Roma?
Castan e Gyomber sono calciatori che si stanno allenando con noi in questo momento. Attenderemo la fine della settimana del ritiro di Pinzolo per prendere delle decisioni, decisioni che spettano in primo luogo a loro per una questione di rispetto e professionalità. Ad oggi sono calciatori della Roma, si stanno allenando con noi, ma andranno prese delle decisioni al termine del ritiro.
Nella Roma c’è stato un percorso importante di terzini destri che parte da Cafu, poi però si è un po' perso. Pensi che tu possa fare il percorso di Cafu?
Io vengo da una squadra, il Feyenoord, che non vinceva il campionato in Olanda da 18 anni. Uno dei miei obiettivi, quando ho iniziato a giocare in Prima Squadra con il Feyenoord, era quello di cercare di diventare campione d'Olanda e ci siamo riusciti quest'anno. A fine campionato poi sono andato in vacanza, ho ricevuto una chiamata dalla Roma che ha mostrato il suo interesse. Ho scelto abbastanza in fretta di venire alla Roma. Diventerò un grande calciatore come Cafu? Difficile dirlo ora. In questo momento non mi considero un grande calciatore, mi considero un calciatore piccolo. Al posto vostro non avrei aspettative eccessive, ho tanta voglia di crescere. Sono soltanto pochi anni che ricopro questo ruolo, ma mi sento di impegnarmi con i tifosi dicendo che faremo assolutamente di tutto per vincere lo scudetto, per diventare campioni, almeno fin quando io sarò qui.
Per Monchi: Massara andrà via. E' ancora operativo? State pensando ad un suo prossimo collaboratore? Un'altra cosa: state pensando di dare un'identità più italiana a questa Roma?
Di mercato di solito non parlo, ma è anche vero che non ignoro le domande se mi vengono rivolte. Massara? Il futuro è suo, le decisioni spettano a lui. Mi limito a dire che in 17 anni da ds, poche volte ho trovato persone dell'integrità morale, della preparazione e identificate con un club come Ricky. Per tanto sono convinto che fino all'ultimo secondo che lavorerà con la Roma, lo farà esclusivamente per la Roma e nell'interesse della Roma. Il sostituto? Decisione che prenderemo con calma, al suo tempo, senza fretta. Laa Roma è perfettamente in grado di gestire questo tipo di situazioni. L'identità italiana? Mancano ancora De Rossi, El Shaarawy e Pellegrini, ma voglio aggiungere elementi italiani a questa rosa, è qualcosa che ho in mente. Non è facile farlo nel medio termine. Nel medio-lungo termine abbiamo l'obiettivo di aumentare la percentuale dei calciatori italiani, e se possibile romani, di questa rosa.
Ci spieghi la genesi del tuo infortunio? Il primo problema lo hai avuto ad aprile: perché non ti sei operato subito? Hai già fissato una data per il tuo recupero?
Prima della partita con l'Ajax, avevo giocato una partita in nazionale mentre in un'altra ero rimasto in panchina proprio per arrivare in forma al big match con l'Ajax. Al 1' di quella sfida ho preso un colpo, ho sentito subito dolore, ma mi sono sentito di continuare fino all'intervallo. All'intervallo ho detto che mi faceva troppo male e ho preferito uscire. Da lì ho avuto qualche problema. Dopo una settimana ho ripreso ad allenarmi, mi sentivo bene, ma poi ho ripreso un ulteriore colpo. Da lì il fastidio è andato via via aumentando, non è mai passato del tutto, ho giocato le ultime di campionato con delle iniezioni. Sono contento di aver contribuito alla conquista del campionato con il Feyenoord, ma purtroppo adesso sono meno contento di essere in questa situazione. Recupero? Spero che sia il prima possibile. Ragioniamo in termini di giorno per giorno, preferisco non dare una data fissa. L'obiettivo è l'inizio del campionato, il 20 agosto. Abbiamo quell'obiettivo in mente.
Per Monchi: un giudizio su Nastasic? L'esterno d'attacco può arrivare dalla Bundesliga?
Per me Nastasic è un buon giocatore, esperto, che ha già giocato in Italia. Conosce il campionato italiano, è stato a Firenze, poi è stato al City. Ha giocato la Champions League, ha caratteristiche interessanti. L'esterno alto? Al momento non abbiamo obiettivi in Germania, dovete guardare altrove, in altri campionati.
Si è detto che Di Francesco ti ha cercato anche quando era al Sassuolo. E’ vero?
Sì, è vero, mi risulta questo interesse del mister fin dai tempi del Sassuolo. Ho giocato in Olanda praticamente soltanto una stagione da titolare, per me in quel momento era importante restare lì per fare ancora esperienza. Adesso si è presentata l'occasione della Roma, con lo stesso allenatore del Sassuolo. Un'ulteriore dimostrazione di fiducia e interesse nei miei confronti, e questo mi gratifica. Ha contribuito alla mia scelta perché la fiducia del mister nel calcio è molto importante.
Che sensazioni ti dà stare lontano dal campo, in particolare durante una preparazione? Hai mai avuto contatti con l'Inter e con Walter Sabatini?
Per me non è facile, è difficile essere qui durante la preparazione con il tutore e dover fare riabilitazione, poter allenare in palestra solo la parte superiore del corpo, perché altro non posso fare. Però bisogna fare questo e bisogna farlo bene. Tutti sanno che voglio tornare in campo il più velocemente possibile. Lo sa il club, lo sanno i miei compagni di squadra, adesso lo sapete anche voi. L'Inter? Quello che conta adesso è la Roma. Adesso sono qui, prometto di dare il 100% per questa squadra, tutto il resto non conta.
Oltre a Totti, lo scorso anno si è ritirato Kuyt, il tuo capitano al Feyenoord. Quanto è importante per voi giovani avere a che fare con queste personalità? Hai parlato con Kuyt? Ti ha dato qualche consiglio?
Quello tra Totti e Kuyt è un paragone che ci sta. Non so esattamente qui alla Roma come fosse, lo posso immaginare, ma posso parlarvi di Kuyt al Feyenoord. E' stato un giocatore importantissimo, si occupava di tutti, dei calciatori, parlava con gli allenatori. Un giocatore che ha davvero fatto di tutto. E' diventato mio buon amico, siamo andati anche in vacanza insieme lo scorso anno ad Aruba. E' uno di quei calciatori che si notano dentro e fuori dal campo. E' stato decisivo per la conquista del titolo, ha segnato 3 gol nell'ultima partita. Tutti avevano iniziato a parlare di lui, a dare molta enfasi al suo contributo. Lui si è defilato per dare spazio agli altri, questo per dirvi che tipo di personalità lui abbia. Immagino che Totti qui sia stato qualcosa di molto simile, se non di superiore.
Copri tutta la fascia. Con Di Francesco cambierà tanto il tuo modo di giocare? Ha già parlato con lui di come ha intenzione di impiegarti nella Roma?
Sì, a dire il vero è stata la prima domanda che ho rivolto al mister quando ci siamo sentiti. Gli ho chiesto con quale sistema di gioco avrebbe giocato e come pensava di impiegarmi. Effettivamente sono un giocatore molto offensivo. Due anni fa ho servito 11 assist, l'anno scorso qualcuno in meno ma sono migliorato nella fase difensiva. Più che il mio rendimento in campo, conterà soprattutto il rendimento della squadra. Non è un caso che si dica forza Roma. Quindi forza la squadra e forza il collettivo.
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