Per i figli della Bombonera, il legame con la propria terra e i propri colori sarà sempre fortissimo. E' così anche per due che a Roma hanno fatto cose importanti come Burdisso e Perotti. L'ex difensore è già tornato a casa e ora è il ds del Boca Juniors. El Monito ha un contratto con la Roma fino al 2021, ma non ha mai nascosto la volontà di vestire di nuovo i colori degli Xeneizes. In questo senso, l'arrivo alla guida tecnica del Boca di un amico come Burdisso sarà un'occasione da afferrare, nel momento il cui Perotti deciderà di tornare in Argentina, nella squadra dove ha lasciato il cuore.
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Perotti, ultimo tango alla Roma. Burdisso il pass per tornare al Boca: “Gli sarò sempre grato”
L'argentino vuole lasciare il segno in giallorosso prima di tornare a casa: "Stiamo migliorando, lotteremo per gli obiettivi. Dobbiamo tornare in Champions, per noi e per il club"
Non adesso però. Diego vuole ancora dimostrare tanto alla Roma, dando il suo contributo e recuperando il tempo perso per colpa degli infortuni. "Ho un contratto fino al 2021, alla Roma sto bene - ha detto a Ataque Futbolero -, ci siamo qualificati per gli ottavi di Champions, la mia famiglia si trova bene e voglio rispettare il contratto". Poi sul campionato: "La classifica non è buona, siamo lontani dalla Juve e dal Napoli. Sarà importante entrare in Champions, sia a livello economico per il club, che per noi giocatori. Non è la stessa cosa giocare l'Europa League o la Champions. Dobbiamo continuare a migliorare, non è un anno positivo se lo paragoniamo agli altri, ma siamo agli ottavi e lotteremo per questo".
A sottolineare il legame di Perotti a Burdisso sono proprio le parole del romanista: "E' una persona seria, onesta e sincera, uno dei pochi che c'è nel calcio. Non ho dubbi che avrà successo. Ho avuto la fortuna di stare con lui un anno e mezzo (al Genoa ndr), è stato un capitano e un compagno tra i migliori che il calcio mi potesse dare. E' stato tra quelli che mi ha aiutato di più nei momenti difficili. Mi ha insegnato tantissimo, gli sarò grato eternamente".
Perotti ha poi parlato della recente finale di Coppa Libertadores tra il suo Boca e il River: "Sarebbe stato un finale triste, ma avrei assegnato la coppa al Boca. Quello che la Conmebol ha fatto è stato una vergogna. Anche quello che è successo è stato vergognoso, ma purtroppo è successo. Giusto che ci sia passione e ansia, ma non questo livello di violenza. Non mi aspettavo vincesse il River, credevo che il Boca riuscisse a sfruttare la spinta psicologica. E' il bello del calcio".
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