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Perotti punta il derby: “Nessuna paura della Lazio. Scudetto? Lotteremo fino alla fine”

L'esterno argentino è consapevole dell'importanza del match di domenica: "Ieri già ne parlavamo nello spogliatoio, sarà uno spettacolo bellissimo"

Redazione

Vittoria col brivido per la Roma contro il Pescara, con il gol di Perotti su rigore diventato quindi decisivo. L'argentino ha trovato così il sesto gol stagionale condito da 2 assist che fa salire il conto dei passaggi vincenti a 8. L'esterno ex Genoa è intervenuto alla trasmissione condotta su Italia Uno da Pierluigi Pardo 'Tiki Taka', parlando di cosa significa entrare nella settimana della stracittadina: "Qui il derby lo si sente già da due settimane. In giro i tifosi ti dicono che si deve vincere. E’ stato importante battere il Pescara così siamo rimasti un punto sopra la Lazio e adesso speriamo di conquistare i 3 punti anche contro di loro. E’ una partita diversa dalle altre, l’anno scorso quello che ho giocato era diverso rispetto a questo perché loro erano lontani da noi in classifica, ma me lo ricorderò per sempre perché è stato il mio primo derby, abbiamo vinto 4-1 e ho anche segnato. In questo invece siamo divisi solo da un punto e loro stanno facendo molto bene. Dopo la gara con il Pescara nello spogliatoio già si parlava del derby. E’ un gara importante per i tifosi e per la città. Quando esci per la città tutti i tifosi ti chiedono solo di vincere questo match".

Chi continua a far gol senza soluzione di continuità è Edin Dzeko, arrivato al gol numero 17 in stagione: "II suo segreto? E’ in un momento bellissimo. Quello che è successo l’anno scorso non era normale, quest'anno invece i palloni stanno entrando - continua il numero 8 giallorosso -. Quest’anno sta facendo una stagione pazzesca, è un grandissimo attaccante e ci sta regalando molti punti. Come va servito? E’ un attaccante alto e penso che sia più facile per lui se la palla gli arriva in testa. Ma sta dimostrando che anche con i piedi è fortissimo, basta vedere il gol che ha fatto in Europa League, non se lo aspettava nessuno. Sarà importante per noi nelle prossime gare, ci sono tre partite in fila davvero importanti e i numeri che sta facendo per noi sono fondamentali. Paura di questa Lazio? Non abbiamo paura, sicuramente hanno dei giocatori importanti e d’esperienza che stanno in un buon momento come Immobile, Felipe Anderson e Biglia. Sarà molto difficile ma non abbiamo paura: è una partita di calcio, giocheremo 11 contro 11 e dobbiamo solo mettere la palla nella porta. Sarà uno spettacolo bellissimo".

Quella del derby però è una settimana che poteva aprirsi con una delusione, dal momento che ieri la Roma ha rischiato addirittura di pareggiarla: "Peccato di leggerezza contro il Pescara? Può darsi, ma penso pure che una grande squadra si vede anche da come vince partite del genere. In altri momenti magari avremmo pareggiato o perso. Abbiamo fatto un primo tempo ad alto livello, poi è vero che abbiamo fatto degli errori ma per vincere lo Scudetto bisogna vincere gare anche in questo modo. Sappiamo dove dobbiamo migliorare anche perché domenica abbiamo una gara fondamentale che non dobbiamo sbagliare. Perché contro il Pescara ho tirato il rigorecorrendo e non camminando? Perché c’era Bizzarri con cui sono stato 6 mesi al Genoa e mi conosce più di altri. Poi ho sempre un po’ di paura dei portieri argentini perché sono molto bravi sui rigori e ho cambiato modo di calciare. Il gol di rabona? Io la faccio quando non riesco a crossare di sinistro. Non posso dire di aver cercato la porta perchè sarebbe una bugia ma nel mio cuore rimarrà sempre questo gol di rabona".

Non può mancare neanche una frase per il capitano giallorosso Francesco Totti: "E’ un compagno speciale - dice ancora Perotti -. Io devo ringraziare il calcio che mi ha dato la possibilità di giocare insieme a grandi campioni come Francesco, Riquelme o Messi con cui mi sono allenato. Io in passato ho scelto il numero 10 per giocatori come loro perchè per me i giocatori col 10 sono i più forti e Totti è uno dei migliori. Cosa mi ha raccontato mio padre di Maradona? Per lui è stato un onore giocarci insieme. Ha fatto vincere al Boca molti trofei e in allenamento faceva cose pazzesche. Poi sono molto legato a lui perché mi ha convocato per la prima volta in Nazionale. Il derby di Roma paragonabile a Boca-River? Sono abbastanza simili, io quando ero al Boca sono stato moto infortunato e purtroppo non ho giocato il Superclasico. Da bambino però ne ho visti tanti, è un gara speciale, purtroppo un po’ pericolosa. Qui in Europa è meglio da quel punto di vista, si può andare allo stadio senza paura, lì in Argentina un po’ meno ed è un peccato perché è una gara bellissima. Il tatuaggio sul collo? Ne ho coperto uno precedente, c’era un bacio prima, adesso l’ho coperto con uno che mi rappresenta di più".

Con una Roma che spesso fa registrare bruschi stop e ancora non brilla per continuità, resta sempre d'attualità la domanda su quale sia l'obiettivo giallorosso: "In estate ho detto che volevo lottare per lo Scudetto e lo penso ancora. Siamo a 4 punti dalla Juve, siamo alla pari col Milan e sono due squadre che ancora dobbiamo affrontare: abbiamo una squadra per poter vincere il campionato e vogliamo lottare fino alla fine".

In conclusione un commento su due facce opposte di questa prima parte di campionato, Higuain e Gasperini con la sua Atalanta: "Per me Higuain è fortissimo, è un attaccante che assicura sempre un numero alto di gol. Non sta facendo benissimo come a Napoli però è appena arrivato alla Juve ma per me rimane uno dei migliori attaccanti al mondo.Gasperini eroe di Bergamo? Per me non è una sorpresa perché anche al Genoa abbiamo fatto benissimo con lui. Quando sono arrivato al Genoa mi avevano detto che dovevamo lottare per la salvezza e siamo arrivati quinti. Abbiamo battuto grandi squadre e non mi sorprende quello che sta facendo con l’Atalanta. Mi ha fatto rinascere, se sono arrivato in una grande squadra come la Roma lo devo a lui”.