Dal principio a Perotti. Un amore a doppio filo, cresciuto dopo quel 28 maggio, che è stato la fine del capitolo Totti, il più importante della storia della Roma, ma l'inizio di uno nuovo, di cui Diego vuole ancora far parte. Il mercato non lo mette al sicuro e le voci di uno scambio con Suso continuano a inseguirsi, ma la strada da seguire il numero 8 giallorosso la conosce bene: "Ho sempre detto che non chiuderò la carriera alla Roma, ma se dovessi andare via senza vincere sarebbe una delusione più grande del mondiale" ha raccontato in un'intervista a ESPN. "Siamo forti - ha proseguito l'argentino - sappiamo ciò che vogliamo e abbiamo possibilità di vincere. Sarebbe bellissimo alzare un trofeo a Roma".
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Perotti: “Lasciare la Roma senza un titolo sarebbe una delusione più grande del Mondiale”
Le parole dell'argentino: "Siamo forti e possiamo vincere. Sarebbe bellissimo alzare un trofeo in giallorosso"
RONALDO E LA SERIE A - Tra lui e il primo trofeo giallorosso c'è l'ostacolo Cristiano Ronaldo (mercato permettendo), ma il suo arrivo non è così negativo: "Ultimamente il campionato italiano aveva perso un po' di appeal all'estero. Noi che siamo dentro sappiamo che il livello è alto, la Juve ha raggiunto due volte la finale di Champions, noi siamo arrivati in semifinale, il livello italiano non è così basso come si dice e con Cristiano crescerà ancora". E sulla tournée racconta: "Durante il ritiro in America abbiamo viaggiato molto con l'aereo e questo ci ha stancato un po', ma sappiamo come sono i precampionati ormai. Per fortuna con il Barcellona abbiamo giocato una buona partita e ci stiamo preparando per quello che dovremo affrontare durante l'anno. Sarà un anno lungo e difficile con la Champions e quello che stiamo facendo ora sarà fondamentale per avere le giuste forze durante la stagione".
DOLORE ALBICELESTE - Sogni di gloria, strappati nell'estate mondiale, con Sampaoli che l'ha lasciato a casa distruggendo uno dei suoi sogni più grandi. "E' stata una delle delusioni più grandi della mia carriera. I primi giorni sono stati davvero duri, non ho neanche visto le partite". L'attacco di Perotti alla federazione è durissimo: " Le cose non sono state organizzate bene, si è pagata la disorganizzazione. Si è creata molta confusione e i giocatori ne hanno sofferto. E' stato fatto tutto di fretta, per vincere la coppa del mondo tutto deve essere organizzato al meglio. Può arrivare anche Guardiola in panchina, ma finché ci sarà questa disorganizzazione nella federazione le cose non miglioreranno". Diego però non perde la speranza: "La delusione per la nazionale è stata forte, ma ora ricomincia la stagione e voglio fare bene per provare a esserci nella Coppa America del prossimo anno".
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