Leandro Paredes è il protagonista del nuovo episodio di "Campioni del Made in Italy", la serie realizzata da Lega Serie A in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) e Agenzia ICE. Nella puntata intitolata "L’ingegno eterno di Roma", il centrocampista argentino condivide il suo profondo legame con la Capitale, tra ricordi, emozioni e suggestioni che intrecciano calcio, cultura e passione per l’Italia.


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Paredes: “Roma è speciale per me. Un orgoglio indossare la 16 di De Rossi”
"Roma è qualcosa di incredibile, perché dal primo giorno mi hanno trattato nel miglior modo possibile. Il giorno in cui sono dovuto andare via, non solo io, ma anche la mia famiglia ha sofferto tantissimo. Roma è molto speciale per me. È stato il mio primo club in Europa. È quello che mi ha aperto le porte per poter giocare in questo paese, in questa città. Qui sono nati due dei miei figli. È una delle città in cui ci piacerebbe vivere quando finirò la mia carriera".
Sull'ambiente: "La cosa più importante per un calciatore è conoscere l’ambiente in cui si trova, le persone con cui si circonda, quelle che ti stanno vicino, quelle che ti fanno capire cosa è giusto e cosa è sbagliato, per poter crescere, per essere un professionista a tutto tondo".
Sulla maglia numero 16: "Prima di tutto, indossare quella maglia per me è un onore. È un privilegio. È una grandissima responsabilità che non mi sarei mai permesso di prendere quel numero senza l’autorizzazione di Daniele [De Rossi], perché è un numero molto importante non solo per lui ma per tutta la Roma".
Sul futuro: "Il giorno in cui dovrò terminare la mia carriera, il ricordo che voglio lasciare in ogni club è che, più dei titoli, più di quello che si è vinto, la cosa più importante per me è sempre stata essere una brava persona, un professionista".
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