Il presidente della Roma, James Pallotta, è stato intervistato a Boston dai cronisti presenti, tra i quali quello di Forzaroma.info, parlando anche di Francesco Totti e del tifo romanista. Queste le sue parole raccolte da SkySport:
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Pallotta: “Vorrei la Curva Sud piena. Manolas? A volte è una spina nel fianco”
"Vorrei veder tornare i tifosi in Curva Sud. Non c’è molto che possiamo fare, a parte creare un clima migliore. Possiamo venirne fuori ma ci sono delle regole da rispettare da entrambe le parti"
“Il primo desiderio è quello di avere tutti i giocatori in forma. Hanno una finestra che dura poco ed è difficile pensare di avere una carriera longeva come quella di Totti. Quello che mi ha detto Francesco è che questo sarà il suo ultimo anno. Ma non si sa mai. L’altro giorno mi ha detto che vuole allenare. Si vedrà. Il secondo è veder tornare i tifosi in Curva Sud. Non c’è molto che possiamo fare, a parte creare un clima migliore. Possiamo venirne fuori ma ci sono delle regole da rispettare da entrambe le parti. Infine il terzo desiderio è quello di giocare al massimo, penso che se lo faremo saremo lì quando arriverà l’occasione dello Scudetto”.
Il presidente si sofferma poi sul gap con la Juventus: "Ci sono alcune cose che le persone non comprendono fino in fondo quando si parla della Juventus. Loro hanno più ricavi di noi e anche uno stadio. Noi possiamo spendere solo in parte perché non possiamo spendere tutto quello che vogliamo per il giocatore che vogliamo, ci sono delle regole per gli investimenti. Quando avremo il nostro stadio il gap sarà ridotto ulteriormente e potremo diventare tra i migliori 10 club in Europa".
"Sono sicuro che Spalletti possa fare la differenza - prosegue il numero uno - ha uno dei migliori team di preparatori di tutta Europa, i ragazzi sono fisicamente e mentalmente nella miglior forma. Se pensiamo a Juan Jesus, guardate quanto ha giocato bene, lui per primo ha ammesso di non aver espresso il massimo del suo potenziale, forse perché nessuno l'ha aiutato allenandoli a tu per tu sui movimenti in difesa. Questa è la prima cosa che notai in Spalletti quando lo incontrai a Miami e mi mostrò sul suo tablet come avremmo organizzato il gioco difensivo, cosa che non avevamo mai fatto fino a quel momento".
Chiosa finale su Kostas Manolas: "Ognuno ha la propria personalità, adoro il ragazzo ma a volte sa essere una spina nel fianco ma è la sua personalità: è estremamente competitivo, vuole sempre vincere. A volte non gioca come dovrebbe ma non c'è nessuno che gioca ed è competitivo come lui. Non credo sia infelice, prima abbiamo parlato del contratto. Quello che viene scritto dai giornali viene usato dai procuratori e altri club e crea più problemi di quanti pensassi ma al momento non abbiamo alcun interesse a venderlo anche se non sai cosa può mai succedere con i calciatori".
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