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Nzonzi, il primo allenatore: “Già da piccolo aveva intelligenza tattica e grande senso di gioco”

LaPresse

Parla Smaïl Bouadbdellah: "Da lì a predire una carriera così internazionale e un titolo di Campione del Mondo... A quel tempo non era ancora enorme come poi è diventato!"

Redazione

Dopo aver festeggiato la Coppa del Mondo a Colombes, spuntano fuori nuovi dettagli sull'infanzia di Steven Nzonzi. Smaïl Bouadbdellah, giornalista di Bein Sport con un passato da educatore calcistico, ha conosciuto e allenato il centrocampista della Roma quando cominciò a tirare i primi calci nel Racing Club de France football Colombes 92. Ecco le sue parole rilasciate in un'intervista a 'Le Parisien':

Che ricordi ha di Steven Nzonzi da bambino?

"Come educatore sportivo ho lavorato solo un anno al club, ma siccome ero anche un operatore del centro di intrattenimento per i campi di vacanza della città di Colombes, ho avuto l'opportunità di averlo molto spesso con me. Ricordo in particolare l'estate del 1999, in una colonia sull'isola di Groix. Nzonzi Non ha lasciato un solo istante la maglia della squadra della Nigeria!".

Come insegnante di calcio, ha scoperto il suo potenziale?

"A quell'età rilevammo la sua intelligenza sul terreno, il suo senso del gioco, e capimmo anche che era un bravo ragazzo, quadrato, con una buona educazione e un buon ambiente familiare. Ma da lì a predire una carriera così internazionale e un titolo di Campione del Mondo... A quel tempo, non era ancora enorme come poi è diventato".

Che rapporto ha con lui oggi?

"Sia che si tratti di Steven Nzonzi o di altri, sono sempre rimasto in contatto con i bambini del club. E non solo quelli che sono diventati calciatori. Anche se la mia professione mi porta ovviamente ad avere legami speciali con i calciatori e questo è il caso di Steven, con cui parlo molto. Soprattutto per quanto riguarda il suo nuovo status e il suo ruolo di esempio. Ne è perfettamente consapevole. Lui stesso aveva degli idoli e ora assume questo ruolo. Ricordo che una sera, dopo un incontro di Champions League, mi disse che voleva tornare a Colombes, vedere gli insegnanti, incontrare i giovani... Tutto questo si materializza oggi (l'altro ieri, ndr) con l'aggiunta di un titolo di Campione del mondo".

E in futuro cosa potrebbe fare?

"Il Colombes Racing Club ha la tradizione di dare il nome di un giocatore a una categoria di bambini. Quelli nati nel 2006 diventeranno quindi la "promozione Nzonzi"! Ciò implica che Steven verrà più volte all'anno, parteciperà alla formazione e condividerà la sua esperienza. Questa è un'opportunità eccezionale per i bambini e per il club. Questo soprattutto perché Steven ha questa doppia ancora: la città di Colombes dove è cresciuto e il club in cui ha iniziato a giocare a calcio".