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Nanni (ex preparatore portieri): “Szczesny non sa ancora quanto è forte, è tra i primi in Europa”

L'ex preparatore giallorosso: "Wojciech parava i rigori anche lo scorso anno, per esempio a Neymar. Il mio addio? Una ferita profonda e ancora aperta"

Redazione

L'ex preparatore dei portieri della Roma, Guido Nanni, è intervenuto telefonicamente sulle frequenze dell'emittente radiofonica "Retesport". Queste le sue parole:

Szczesny ha parato il rigore decisivo contro il Milan. Ha delle potenzialità ancora da scoprire?

Neanche lui sa quanto è forte. E' un portiere fantastico, dotato di un talento incredibile, ancora grezzo. E' un portiere del 90' anche se ha un'esperienza internazionale incredibile, ed ha dei margini di miglioramento incredibili. Può diventare ancora più forte.

È molto freddo...

Vero, a volte dà anche fastidio perchè apparentemente sembra non dare sensazioni. Invece riesce a metabolizzare tutto, ha una freddezza che gli permette tranquillità che nella gestione della palla è pazzesca.

Spalletti ha detto che i piedi da trequartista...

E' vero, è sbalorditivo perchè in allenamento fa delle cose incredibili. Noi iniziavamo la seduta con Szczesny che 8 volte su 10 calciava dal limite e prendeva la traversa. È uno dei più bravi in Europa con i piedi.

Studia anche molto le partite, basta vedere il rigore parato a Niang contro il Milan...

Si, è vero. Lo scorso hanno i portieri della Roma hanno parato due calci di rigore: uno contro il Barcellona a Neymar, l'altro contro il Carpi. Non è vero quindi che sono sei anni che non si parano i calci di rigore. Noi facciamo vedere una maggior parte di calci di rigore, le statistiche parlano che i rigoristi hanno quasi sempre un lato che gli piace di più. Il preparatore allora gli fa vedere queste statistiche, ma è il portiere che decide da che parte andare e dove tuffarsi. Io ho fatto il portiere e so cosa vuole dire stare davanti a un calcio di rigore: non è il preparatore bravo a pararlo o meno. I rigoristi adesso sanno che i portieri li studiano e cercano nuove soluzioni.

Questa estate si è parlato tanto di un suo possibile ritorno alla Roma. Szczesny voleva continuare a lavorare con lei...

La mia ferita è profondamente aperta perchè solo chi è romanista nel cuore e nell'anima può capire quanto sia difficile staccarsi dalla Roma. Noi abbiamo massimo rispetto per la Roma che sabato affronterà una partita molto importante, ci sarà tempo per dire la verità. Mi piace la crescita di Szczesny perchè l'anno scorso ha finito in crescendo la stagione.

Alisson?

Non è semplice parlarne esternamente, non posso giudicarlo né capire i suoi difetti. Da quello che vedo posso solo dire che ha un grande potenziale.

Secondo lei Totti continuerà?

Non lo so, questo lo deve chiedere a lui. Ci illumina ogni anno di più, con quel fisico è unico e gli permette di giocare quando vuole. Solo lui deve decidere quando smettere, è un campione e una leggenda e lo dimostra non solo nei fatti ma anche a parole.