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Nainggolan, parla il fratello: “Non so più cosa fare, anche uno psicologo sarebbe inutile”

Manuel ai media del Belgio: "È tutto assurdo, non mi ascolta più: le mie parole non hanno più effetto. Sempre gli stessi problemi nella sua carriera"

Redazione

Ora è a Roma per gli ultimi giorni dell'anno, ma a differenza dell'anno scorso a Capodanno sicuramente farà più attenzione. Radja Nainggolan è stato il protagonista in casa Inter negli ultimi giorni, dopo la sua sospensione per alcuni giorni decisa da Spalletti e dal club e gli audio intercettati su Whatsapp nei quali confessava il desiderio di voler tornare alla Roma. A parlare di lui stavolta è il fratello Manuel, al Dag Allemaal: "Con lui adesso è tutto così assurdo. Cosa sta succedendo ora? Non lo so. Ho provato a chiamarlo, ma non mi ha risposto. Temo che ci siano dei problemi in famiglia. Non mi ascolta. La gente dice che con lui dovrei essere più severo, ma è come se le mie parole avessero perso completamente effetto su di lui. Tutta la sua carriera è stata incisa da questo tipo di problemi".

Sulla mancata convocazione ai Mondiali: "La mia opinione non è cambiata. Martinez l'avrebbe sempre dovuto portare con lui, perché se sei un grande allenatore devi essere in grado di avere a che fare con il carattere di Radja". Manuel, che ha sempre difeso fortemente il fratello, stavolta appare più distaccato: "Tutto questo è assurdo. Se uno psicologo lo aiuterebbe? Forse per una settimana. Poi Radja ricadrebbe nelle vecchie abitudini, che purtroppo ci sono state in tutta la sua vita".