Radja Nainggolan torna a parlare e raccontarsi, come al solito in maniera schietta. Nella lunga intervista a 'Sky Sport', il belga tornato all'Inter dal Cagliari ha parlato anche di Daniele De Rossi e della sua avventura in Nazionale:"Secondo me è lì per provare l'esperienza di stare dall'altra parte del gruppo, conosce tutti in Nazionale, è stato lì fino a due anni fa. Sta in quello staff per dare anche una carica in più a livello emotivo, essendo stato sempre un leader negli spogliatoi, ma anche per fare esperienza e fare il passaggio ad allenatore. Per me diventerà un grande allenatore. Io vice di De Rossi in una squadra con Totti dirigente? Con Daniele vado molto d'accordo, però quando ha una cosa in testa è difficile che lo contrasti e in uno staff devi anche poter parlare. Poi mai dire mai, magari lo incontro da avversario. Ci sentiamo ancora, abbiamo un bel rapporto. Vediamo".
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Nainggolan: “Io vice di De Rossi? Non potrei, troppo difficile fargli cambiare idea”
Il belga parla della sua carriera, ma anche di un futuro in panchina insieme a De Rossi, con Totti dirigente
Nainggolan, interrogato sulla sua carriera e la mancanza di quel 'click' in testa che non gli ha permesso di diventare un fuoriclasse assolito, commenta senza rimpianti: "La mia testa è sempre stata abbastanza forte, perché fare la vita che faccio io non è facile. Non è facile combinarla con la mia vita da professionista. Ci sono riuscito abbastanza bene perché sono forte mentalmente. Sul fuoriclasse... Io penso che dal 2010 al 2019 ho fatto una grande carriera, poi se fai un'annata meno buona si parla dell'annata storta e non di quello che hai fatto bene. Funziona così nel calcio. Sono sereno, penso di aver fatto una grande carriera finora. Il click ci poteva essere, ma quando vivi e cresci in un certo modo e perdi le persone a te più care cerchi di vivere al massimo la tua vita. Ed è quello che ho sempre fatto".
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