Mancini: “Ringrazierò Spalletti a vita, può vincere lo scudetto. Domenica finisce 2-0 per la Roma”

Parli di derby e ai tifosi giallorossi vengono in mente tanti ricordi fantastici. Tra questi il tacco di Amantino Mancini, punta di diamante della prima Roma di Spalletti che ha deliziato tutti con giocate da futbol bailado. L'esterno brasiliano è intervenuto ai microfoni di Roma Radio: "E' meraviglioso far parte della storia del derby di Roma. Dopo il gol furono giorni meravigliosi, indimenticabili". Mancini racconta il suo ormai celebre gol di taccco: "Volevo tirare da fuori area, poi ho visto che il primo palo era scoperto. Cassano non crossò benissimo e ne approfittai. Per me la Roma è indimenticabile, il gol nel derby è stato il più importante e il più bello, ma anche quelli contro il Lione e il Real.."

Sugli allenatori: "Ringrazio Capello ma Spalletti è stato l'allenatore più importante per me. A un certo punto ho vissuto anche un momento molto difficile perché mio papà era malato di cancro. Sono finito in panchina, poi sono rientrato e ho fatto alcune buone partite, avevo un bel tiro. Spalletti è il migliore con cui ho giocato, mi ha capito subito, ho fatto grandi partite e grandi gol con lui. Le sue doti migliori? Io lo ringrazierò per tutta la vita, mi ha dato la continuità. E' stato molto più di Mournho all'Inter quando ho giocato in nerazzurro. Capisce di calcio, sa tenere lo spogliatoio in maniera decisa, è interessante, legge bene le partite. La Juve è forte ma non come l'anno scorso, era più costante. La Roma piano piano riuscirà a fare un campionato equilibrato, penso che possa arrivare allo scudetto. E domenica vince la Roma 2-0".

Sul suo presente e futuro: "Adesso sto facendo il corso per diventare allenatore, penso di tornare a Roma nel 2017 per rimanere a vivere visto che ho casa. Poi vorrei fare il corso a Coverciano".