(di Mirko Porcari) - Il bilancio di queste prime settimane di mercato segna uno squilibrio tra acquisti e cessioni:
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La Roma lavora per il futuro: Destro è il sogno, Zeman la certezza
(di Mirko Porcari) – Il bilancio di queste prime settimane di mercato segna uno squilibrio tra acquisti e cessioni:
via in un colpo solo Borini e Juan, diversi calciatori sono con la valigia in mano ed alla voce “entrate” si registrano caselle vuote, popolate da indiscrezioni e da tempi lunghissimi di risoluzione. Intanto la squadra continua la preparazione, nel test di oggi contro il Gaz Metan Severin i calciatori hanno avuto modo di testare meglio la propria tenuta fisica.
LAVORO - "Si inizia ad intravedere qualcosa del lavoro che stiamo facendo". La sintesi di Nicolas Burdisso è lo specchio di una gara giocata a buoni livelli: contro i romeni del Gaz Metan Severin (2-0 con gol di Burdisso e Nico Lopez) i giallorossi hanno mostrato alcuni progressi dal punto di vista tattico, tenendo sempre conto della pesantezza di una preparazione che a livello fisico comincia a farsi sentie. "Il mio obiettivo è fare il massimo per questa Roma e per ripagare l'affetto dei tifosi", il Bojan pensiero riassume le sensazioni dopo l'amichevole di oggi: c'è ancora tanto da fare ma è confortante riscontrare un'applicazione generale da parte di ogni singolo giocatore.
"PREOCCUPATO? NO" - Appare sereno mister Zeman che nella conferenza di fine gara spazia su tutti i temi di maggiore attualità: dai primi bilanci del lavoro estivo al mercato, passando per le situazioni relative a diversi calciatori attualmente sotto esame. "Non siamo arrivati neanche a metà preparazione, è normale non riuscire a giocare le partite. Pizarro? Nel ruolo di centrale punto su De Rossi e Tachtsidis. Perché non si vedono ancora calciatori nuovi? Si vede che sono bravi e le trattative diventano difficili..."
Le preoccupazioni, insomma, sono rimandate a data da destinarsi ma è sempre più chiaro che ci siano dei problemi per quanto riguarda la campagna acquisti: serve a poco sapere che il procuratore di Bradley era presente in tribuna a Riscone di Brunico, la realtà dei fatti racconta una situazione in cui le richieste di Zeman tardano ad essere esaudite.
Immancabili le domande su Francesco Totti, uscito dal campo prima della fine dei 45 minuti: "Non ce la faceva" la risposta del boemo, consapevole di dover chiarire un episodio che rientra sotto la voce di "semplice equivoco."
DESTRO – Sembra la scelta più naturale per rimpiazzare Fabio Borini: cercato da tempo, l’attaccante marchigiano sa di poter contare sulla stima di Zeman e sulla sua capacità di valorizzare i giovani; ci sono tutti gli ingredienti per un lieto fine, soprattutto se si pensa al budget racimolato dopo la vendita dell’ex parmense: 13,3 milioni (più un bonus che varia a seconda degli obiettivi raggiunti dal Liverpool ma che non supererà il milione di Euro) che si sommano ad una fantomatica disponibilità economica, quanto basta per esaudire le richieste del Siena e del Genoa.
Si parla di 15 milioni e sarà fondamentale l’incontro di domani sera tra le dirigenze che detengono il cartellino del calciatore: non mancano sicuramente gli estimatori, con Juventus e Milan in pole, senza dimenticare l’Inter, spettatrice lontana ma sempre interessata. C’è da lottare, insomma, sperando che a stretto giro di boa Zeman possa lavorare con la stella dell’Under 21.
MERCATO -Voci o poco più: le uniche certezze arrivano da Juan e da Borini. Il brasiliano è pronto a ricominciare in patria, l'attaccante non vede l'ora di iniziare una nuova avventura in Inghilterra , dove il suo futuro tecnico non ha perso tempo per incensarne le qualità. "Borini è il calciatore più forte che abbia mai avuto", una bella iniezione di fiducia in vista della stagione nei Reds.
In entrata potrebbe esserci un colpo di scena per Ivan Piris: anche Zeman ha ammesso di essere stato colpito positivamente dalle qualità del terzino, nelle ultime ore sembra raffreddata la pista che lo voleva vicinissimo al Siviglia, una situazione che favorisce la Roma e la sua necessità di reperire un buon interprete del ruolo.
Tutto fermo sul fronte Bradley e su quello Tachtsidis: i due calciatori sono da tempo con le valigie pronte ma i "famosi" dettagli rischiano di far slittare ulteriormente la fumata bianca.
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