E’ la Roma di Kolarov. E’ un dato di fatto. Da un anno e mezzo a questa parte, il serbo è una delle poche certezze di Di Francesco. Con il gol di ieri è arrivato a 8 reti stagionali, meglio di qualsiasi altro difensore nei 5 campionati top europei. Con i tre centri della scorsa stagione fanno undici in giallorosso. Agguantato Riise, che per arrivarci ha avuto bisogno quasi del doppio delle partite (78 contro 136). E ora, tra i terzini sinistri storici, nel mirino c’è Candela, che con 289 presenze nella Roma ha realizzato 16 gol.
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Kolarov bomber senza sosta: raggiunto Riise, ora punta Candela
Il serbo è il quinto in Serie A con più minuti giocati, Di Francesco non sembra poterne fare a meno. E la pace con la Sud sembra finalmente fatta
VIA I FISCHI – “Non sono l’eroe che Gotham merita, ma quello di cui ha bisogno”. Mai citazione fu più azzeccata. Non ce ne vorrà Batman Olsen per i credit, ma nella Roma sotto la maschera del Cavaliere Oscuro non può che celarsi Kolarov. A volte troppo brusco e rude, ma professionista attaccato alla causa senza dubbio. E questo glielo hanno riconosciuto anche i tifosi della Roma, che hanno cancellato gli ultimi fischi, trasformandoli di nuovo in applausi. Ora manca solo l’ultimo abbraccio, quello che nei giorni di contestazione è arrivato pubblicamente da De Rossi, e privatamente da De Sanctis e soprattutto da Totti, che gli ha spiegato che la contestazione è uno scotto che prima o poi tocca a tutti. Toccò anche a lui.
INSOSTITUIBILE – Nella Roma non esiste un vice-Kolarov. Luca Pellegrini, dopo aver dimostrato di non essere ancora pronto, è volato a Cagliari per fare esperienza. Santon ha superato il momento positivo, e sembra tornato l’eterno insicuro visto all’Inter. Per Di Francesco è un ruolo che può ricoprire Marcano, ovviamente con caratteristiche diverse, ma buono per farlo rifiatare, magari già a Frosinone sabato. Con 2637 minuti giocati Kolarov è il giocatore di movimento che è rimasto di più in campo nella Roma. Il quinto in Serie A, dopo Acerbi, Skriniar, Ronaldo e Koulibaly.
BOMBER – “Vorrei 22 Kolarov” ha dichiarato recentemente Pallotta. E i numeri gli danno ragione. Oltre alle qualità di leadership, al sacrificio e alla tigna, Kolarov aggiunge una media realizzativa mostruosa. I sette gol realizzati in campionato sono arrivati con solo 12 tiri nello specchio. Ogni due tiri, Kolarov fa 1,7 gol. E se Riise e Candela resistono nella classifica delle marcature, sono già sotto in quella degli assist. Sono infatti 16 quelli messi a segno in un anno mezzo. Dodici a testa ne avevano realizzati i predecessori. Con buona pace di tutti.
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