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Juve, Allegri: “La Roma può arrivare a 95 punti, noi dovremo farne 96. Futuro? Sto bene qui”

Il tecnico bianconero prima del match con l'Udinese: "Le stagioni si decidono a marzo, Possiamo permetterci due sconfitte? Meglio a maggio quando c'è il mare, ora c'è ancora la neve"

Redazione

Dopo la vittoria con polemiche nella semifinale d'andata di Coppa Italia contro il Napoli, la Juve domani alle 15 farà visita all'Udinese per sfruttare la sfida complicata che invece attende la Roma proprio contro gli azzurri. "Siamo a un buon punto perché a livello di numeri i ragazzi hanno fatto dei bene, però come tutti gli anni le stagioni si decidono a marzo, non a settembre - ha detto il tecnico bianconero Massimiliano Allegri in conferenza stampa -. A Udine è una partita che decide molto, che ci può dare un altro slancio per il futuro. La cosa importante è che la squadra sia in buone condizioni, lo dimostra il fatto che nell'ultimo mese, da quando siamo ripartiti dopo la sosta natalizia, hanno giocato praticamente tutti, ottenenendo gli stessi risultati, questo è un bel vantaggio per noi".

Otto-nove punti sarebbero un margine di serenità?

La serenità ce l'abbiamo sempre. Innanzitutto domani sarà una partita fisica, loro sono una squadra fisica. Poi è una squadra che viene da tre sconfitte. L'Udinese poi è un ambiente dove nel momento di difficoltà riescono sempre a fare una partita importante. Noi domani dobbiamo essere pronti a questo. Per quanto riguarda i punti, cambia poco. A noi servono ancora molte vittorie da qui alla fine e bisogna continuare a lavorare, attraverso le prestazioni arrivare al risultato. Ma ora siamo in un momento, tra oggi e domani, dove il pericolo è dietro l'angolo, i ragazzi lo sanno questo. Veniamo da un momento molto positivo e quando i momenti sono molto positivi bisogna stare ancora più con le antenne dritte".

Futuro?

Ai tifosi interessa che la squadra arrivi in fondo e cerchi di vincere quello che c'è da vincere, ovvero lo scudetto, la possibilità di vincere la Champions e la Coppa Italia. Poi dopo, come è successo l'anno scorso quando a marzo ho incontrato il presidente, gli ho detto che rimanevo. Punto. Quest'anno, quando passerà questo momento e la società lo riterrà opportuno, ci incontreremo e decideremo. Ma ho un contratto fino al 2018, sto bene alla Juventus, in questo momento di quello che fa il sottoscritto non interessa a nessuno. Ma è giusto che sia così perché abbiamo un momento importante e va vissuto senza pensare a quello che sarà l'anno prossimo.

Il vantaggio psicologico di poter perdere due partite, può portare alla conclusione che lo scudetto lo può perdere solo la Juventus?

Diciamo che le due battute d'arresto è meglio prendersele alla fine, quando magari a maggio c'è anche il sole e possiamo andare anche al mare che si sta meglio. Ora c'è ancora la neve in montagna, c'è l'acqua in pianura, quindi continuiamo a cercare di fare risultati importanti. Poi noi dobbiamo arrivare a 96 punti perché la Roma al momento può farne 95 e può vincerle tutte. Bisogna stare attenti senza pensare alle battute d'arresto, perché noi battute d'arresto non dobbiamo averne.