Juan Jesus è stato uno dei protagonisti della storica vittoria della Roma contro il Barcellona in Champions due anni fa. Il giorno dopo l'ennesima incredibile caduta del club spagnolo, il brasiliano ha parlato a Sky Sport. "Otto a due è un risultato strano, il Bayern ha giocato grandissima partita".
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Juan Jesus: “Impossibile discutere Messi. Futuro in Sardegna? Vediamo che succede…”
Il brasiliano: "Non si possono dare le colpe solo a lui, non gioca da solo. Io l'ho fermato grazie ai miei compagni"
Roma-Barcellona è "la partita" per i tifosi giallorossi.
È una partita indimenticabile. Abbiamo preparato quella gara come una battaglia. Negli ultimi tre allenamenti abbiamo fatto benissimo e giocato di squadra. Si può battere il Barcellona solo di squadra. Non è possibile mettere in discussione Messi, se lo lasci giocare può fare quello che vuole e vincere da solo.
Come hai fermato Messi?
Ero un po' nervoso. Grazie ai compagni, De Rossi, Manolas e Kolarov, che mi hanno incoraggiato, mi hanno detto di fare la mia partita senza paura.
L'anno dopo, il Barcellona ha fatto lo stesso errore col Liverpool. Cosa scatta in un giocatore?
Può capitare. Nessuno si aspettava la vittoria della Roma contro il Barcellona.
Su Messi.
Parlo da giocatore: se non abbiamo la testa a posto e non siamo tranquilli, non basta solo il talento. Non si possono dare le colpe solo a Messi, non gioca da solo. Se non riesci a trovare giocatori in grado di far cambiare una partita insieme a Messi, allora è dura.
Se Messi dovesse venire in Italia, sapresti già come fermarlo...
Sì, ho tutto il compito scritto. Basta leggere prima della partita (ride, ndc). Messi è il migliore del mondo, quella sera andò tutto bene ma Messi è Messi.
La ruota alla fine l'hai cambiata (si riferisce a una foto pubblicata su Instagram)?
Sì, ho preso il marciapiede perché ero deconcentrato. Con Ibanez abbiamo cambiato la ruota.
Non ti chiedo nulla sul futuro, della Sardegna...
"Buon Ferragosto a tutti. Quest'anno è un anno atipico, speriamo tutto possa andare bene da qui in poi. E sul futuro quello che succede, succede".
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