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Jesus: “Vogliamo riportare in alto la Roma. È ora di riprenderci la Coppa Italia”

LaPresse

Il difensore brasiliano: "Abbiamo bisogno di tutti i giocatori a disposizione, col Torino sarà uno scontro diretto ma non bisogna sottovalutare l'Entella"

Redazione

La storia di Juan Jesus con la Roma è fatta di pochi alti e molto bassi, dovuti più che altro all'impiego col contagocce avuto in maglia giallorossa. Il brasiliano, però, si è sempre fatto trovare pronto in caso di emergenza: con la ripresa del campionato e i molteplici impegni della squadra di Di Francesco il suo apporto potrà tornare molto utile. L'ex difensore dell'Inter ha parlato al Match Program della Roma a tre giorni dalla sfida con l'Entella:

Partiamo da dove ci siamo fermati: la Roma, nelle ultime partite del 2018, sembra essersi messa alle spalle il periodo più difficile.

Sicuramente abbiamo finito molto bene l’anno con sei punti in due partite difficili, abbiamo fatto il nostro dovere, era importante fare punti per la classifica.

La Roma sembra aver risistemato anche la classifica: la zona Champions è distante solo due punti.

Sicuramente sì, siamo tante squadre in pochi punti, non possiamo perdere terreno perché anche quelli dietro sono vicinissimi. Con il Torino sarà uno scontro diretto perché sono a pochi punti da noi e così potremmo allungare e avvicinarci a quelli che sono nelle prime posizioni in classifica.

Sono anche tornati giocatori importanti: Dzeko, El Shaarawy, Perotti, Pellegrini. È una squadra che sembra avere al proprio interno le risorse per affrontare al meglio la seconda parte di stagione.

Sono d’accordo perché sono tornati giocatori importanti. Diego, ad esempio, è stato tanto fuori. Lui è un giocatore di qualità, che salta l’uomo. Un calciatore che se sta bene è uno dei migliori esterni della Serie A. A noi servono tutti a disposizione, perché vogliamo riportare la Roma in alto. Dobbiamo essere competitivi in allenamento per portare questa competitività in campo e poi sicuramente arriveranno vittorie importanti.

Nel frattempo, i nuovi sembrano essersi ambientati e i giovani sono cresciuti.

Quando mancano i riferimenti, giocatori come De Rossi, Dzeko, Perotti che sono già qui da qualche stagione, sicuramente i giovani possono crescere. Siamo in crescita e dobbiamo continuare.

Il 2018 è stato anche l’anno del suo ritorno al gol.

Io non segno mai, anche quando tiriamo i calci d’angolo e il mister mi chiede di andare avanti… Sono stato contento di "rubare" il gol a Cristante in una giornata bellissima.

Quando se n’è accorto, Cristante cosa le ha detto?

Io sapevo di aver toccato la palla, ma non mi sono reso conto se ero sulla linea, prima o dopo. Io ho fatto proprio quello che mi ha detto il mister il giorno prima, "vai e chiudi il secondo palo" erano le sue indicazioni. Ho fatto quello che avrei dovuto e quando lui è andato ad esultare, siamo andati tutti e io gli ho detto che il gol era mio. Quando lo speaker ha detto il marcatore, Cristante mi ha dato del furbetto. L’importante però è aver vinto la partita.

Gol a parte, è soddisfatto del suo 2018?

Sì, però so che ci sono ancora tante cose in cui devo migliorare. È stato un anno bello, siamo arrivati in semifinale di Champions e terzi in campionato. Però dobbiamo trovare sempre qualcosa dove migliorare, capire cosa manca e crescere con il lavoro. Riusciremo e riuscirò a fare meglio.

Parlando di cose da migliorare, la Roma ha l’undicesima difesa del campionato, ma nelle ultime partite le cose sembrano essere migliorate. Cosa è cambiato?

È tutto un lavoro di squadra, non solo dei difensori, con l’aiuto degli altri reparti è più facile difendere. Stiamo migliorando anche in questo aspetto, la stagione scorsa abbiamo fatto benissimo, c’è ancora tempo per tornare ai livelli dell’anno scorso. Dobbiamo cercare di non prendere gol, anche quelli che non contano, poi sappiamo che gli attaccanti faranno il loro lavoro.

Lunedì intanto si ritorna in campo: c’è la Coppa Italia, un obiettivo importante per la Roma.

È un trofeo importante e dobbiamo arrivare in fondo, l’anno scorso siamo usciti troppo presto contro Torino. Troveremo una squadra di Serie C, che va rispettata perché si gioca sempre undici contro undici, e chi è più concentrato vincerà la partita.

L’Entella è una squadra di Serie C che ha sorpreso tutti in questa edizione della Coppa Italia, eliminando il Genoa.

Abbiamo incontrato il Genoa all’Olimpico poco tempo fa e abbiamo faticato, sono un'ottima squadra e l’Entella ha passato il turno. Dobbiamo rispettare l’avversario, ma tenendo conto che siamo la Roma e fare il nostro dovere, che è vincere e passare il turno.

In questi anni la Roma è cresciuta molto: la Coppa Italia non è il campionato, non è la Champions League, ma quanto sarebbe importante vincere questo trofeo per i tifosi, per il club?

È un trofeo importante, che la Roma non vince da tanti anni. È il momento di riprovarci e portare a casa questo trofeo. Dobbiamo fare di tutto.

Si dice che vincere aiuti a vincere, cosa ne pensa?

Certo sarebbe importante per noi e per la società. Dobbiamo aiutare la Roma a crescere ed arrivare sempre più in alto. I conti si fanno sempre a fine stagione, sarà una bellissima sfida ma ci sono ancora tante partite e vogliamo andare avanti in tutte le competizioni.

Chievo, Spal, Udinese: in questa stagione la Roma, dopo le soste, non ha mai vinto. Come mai?

È una domanda difficile, ma credo che abbiamo la possibilità di battere l’Entella e cambiare questa storia.

Cosa pensa possa riservarle il 2019?

Spero di aiutare sempre di più la Roma, i compagni e il mister. Mi auguro di diventare una persona migliore perché oggi vediamo tante cose brutte in giro e noi che siamo personaggi pubblici, dobbiamo sempre dimostrare qualche cosa di diverso. Che sia un anno importante, in salute, per riuscire a fare tutto.

E alla Roma?

Sarà un anno nel quale riporteremo la Roma dove è sempre stato il suo posto, più in alto possibile.