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Grandi colpi e troppe cessioni eccellenti: top e flop dei 5 anni di Sabatini ds della Roma

Guendalina Galdi

TOP: Benatia (cessione). Eccolo di nuovo, ma questa volta perchè se n'è andato (e gli è andata bene anche a lui). Come Marquinhos, dura un anno: la cessione al Bayern ha portato 14.261 milioni di plusvalenza. Anche in questo caso: soddisfazione a bilancio, ma i tifosi? Di sicuro un po' meno contenti.

FLOP: Spolli (acquisto). Ancora qualche domanda aleggia intorno a questo colpo del mercato del gennaio scorso. Prestito oneroso a 1,5 milioni: 1 presenza.

Doumbia (acquisto). Con l'ivoriano continua la parata di flop del gennaio 2015. Doumbia subito a titolo definitivo per 14,4 milioni più 1,5 di bonus. Dopo un tira e molla tra Roma e Mosca, lo scorso mercato invernale è passato in prestito al Newcastle.

Ashley Cole (acquisto). 'Non vengo a Roma per stare in vancanza, a prendere il sole', così si era presentato. E biennale da 2,3 milioni a stagione per il terzino che ha collezionato 11 presenze in giallorosso. L'epilogo poi è ben noto, fino alla risoluzione consensuale del contratto datata 19 gennaio 2016.

Iturbe (acquisto). Il più caro della gestione americana. I suoi numeri: 22 milioni, 39 presenze e tre gol, tra cui quello alla Lazio nel derby di ritorno della scorsa stagione. A gennaio è passato in prestito al Bournemouth: prestito (1,2 milioni di euro) con diritto di riscatto fissato a 12 milioni. Ci si chiede se il club inglese riscatterà il giocatore che colleziona più panchine (e tribune) che presenze.

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