La vittoria di ieri contro il Palermo ha riportato serenità ed entusiasmo in casa Roma. Tre vittorie consecutive in campionato, secondo posto in classifica a soli due punti di distanza dalla Juventus capolista. Senza dimenticare le ventitré reti segnate nelle prime 9 giornate di campionato: soltanto altre due volte nella storia i giallorossi hanno fatto così bene. Dopo il brutto pareggio di Europa League, la squadra di Spalletti torna subito in corsa in Serie A e lo fa anche, e soprattutto, grazie a Edin Dzeko.
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Dzeko si prende la Roma: “Ecco il vero Edin”. A Trigoria si prepara la sfida col Sassuolo
Otto reti in 9 giornate di campionato per il bosniaco: "Io vivo per fare gol, è la mia vita". Domani alle 14 la conferenza di Spalletti in vista della gara coi neroverdi: Jesus è ok, ancora out Perotti, Peres e Vermaelen
"ECCO IL VERO EDIN" – “Voglio continuare così perché mi sento bene. Io vivo per fare gol, è la mia vita. Il vero Edin è questo”. Parole di entusiasmo e di ritrovata serenità quelle del bosniaco, che oggi ai microfoni di Roma Radio è tornato a parlare dopo il bel 4-1 di ieri sera sul Palermo. Per lui otto gol in nove partite di campionato, gli stessi segnati lo scorso anno durante l’intera stagione. E in caso di doppietta nel prossimo match contro il Sassuolo, Dzeko raggiungerebbe addirittura i 10 gol in 10 giornate di un certo Gabriel Omar Batistuta nella stagione dell’ultimo scudetto romanista. "Adesso vado sempre dietro la linea difensiva – ha spiegato Dzeko –, lo scorso anno lo facevo meno e anche per questo ho fatto pochi gol. La Serie A è difficile per gli attaccanti, io ci ho messo un po' a capire come giocano i difensori avversari. Ma ha ragione Spalletti, posso ancora migliorare". Dopo i mugugni della scorsa stagione, ormai i tifosi giallorossi lo adorano. Una stima che è reciproca, ma Dzeko cerca di volare un po’ più basso: "Mi sento a casa qui, ma vediamo quando non farò gol per due partite... – dichiara sorridendo il bosniaco –. Però ora basta parlare del passato, vediamo al futuro ma senza guardare troppo in là. Abbiamo una partita importante col Sassuolo mercoledì. Noi siamo forti, se vinci 3-1 a Napoli lo sei, ma se poi perdi punti con squadre meno forti è un problema".
VERSO REGGIO EMILIA – Un problema in cui non si dovrà incappare già a partire da mercoledì, quando la Roma andrà a Reggio Emilia per sfidare il Sassuolo di Di Francesco e dare seguito alla sua striscia positiva in campionato. Domani alle 14 Luciano Spalletti – oggi ripreso dall'Ordine dei Giornalisti dopo aver mosso delle accuse nei confronti di un cronista – interverrà in conferenza stampa per presentare la gara ma anche per fare il punto sulla situazione degli infortunati: Perotti, Peres, Vermaelen, Mario Rui e Nura proseguono il lavoro individuale, mentre Jesussi è regolarmente allenato con i compagni nonostante il fastidio al polpaccio che lo ha costretto ad uscire ieri al termine del primo tempo. A Trigoria seduta di scarico per chi ha giocato ieri, mentre per tutti gli altri focus tecnico-tattico in campo. Allenamento defaticante anche per il Sassuolo, che ha fatto a meno di Berardi, Missiroli e Magnanelli. L’appuntamento tra le due squadre è fissato per mercoledì sera alle 20.45: a dirigere la gara sarà l’arbitro Damato di Barletta.
OLIMPICO SEMPRE DESERTO – Nonostante le tante vittorie che arrivano in casa, lo stadio Olimpico continua a rimanere deserto. Un unicum in quest’ultima giornata di campionato, dove tanti impianti italiani sono tornati a popolarsi. I motivi sono noti: le barriere nelle curve ma anche la nuova disciplina di traffico che obbliga i tifosi di Roma e Lazio a parcheggiare a kilometri di distanza dall’Olimpico. “I tempi di deflusso si sono ridotti moltissimo – spiega a "Leggo" Raffaella Modaffero, vice-comandante della Polizia di Roma Capitale –. Anche con lo stadio pieno, al massimo in venti minuti siamo nelle condizioni di far defluire tutti i tifosi, mentre prima i tempi erano di un’ora, anche un’ora e mezza. Tutto questo ora non c’è più”. Peccato non ci siano più nemmeno i tifosi della Roma.
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