Dzeko e Schick possono giocare insieme? “Devono”. Non ha lasciato spazio all’interpretazione SirClaudio, nella sua conferenza d’esordio. Il suo progetto Roma, almeno quello che va da qua a fine stagione, si poggia su un pilastro portante: il 4-4-2. Niente sentimentalismi, solo puro pragmatismo. La Roma è fragile e ha bisogno di solidità e presenza fisica. Ecco perché si punterà sui due attaccanti, insieme. Uniti inizialmente per alternarsi, saranno il fulcro del Ranieri bis.
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Dzeko e Schick, riparte la terapia di coppia
Ranieri è pronto a puntare sul doppio centravanti. Sabato con la SPAL Edin e Patrik faranno coppia. L’intesa finora però non è stata perfetta. All'ex Leicester il compito di trovare la formula giusta
INTESA – “Tutti gli attaccanti amano avere un compagno di reparto al proprio fianco” ha spiegato Schick dopo la partita con l’Empoli. Vero, ma finora quando Edin e Patrik hanno giocato insieme non è mai scoccata la scintilla. Se fosse colpa del modulo o dell’impostazione tattica voluta da Di Francesco lo scopriremo presto. In due stagioni si sono ritrovati in campo (dall’inizio o a partita in corso) 35 volte, ossia 15 vittorie, 10 pareggi e 10 sconfitte. In termini di produzione sono arrivate 21 reti. Dzeko ha segnato 19 volte (fornendo anche 5 assist), mentre Schick ha messo a segno solo 2 gol.
CI VORREBBE UN AMICO – Il dato è chiaro. La convivenza, per ora, fa bene solo a Dzeko. Schick, quando è al fianco di Edin, lavora da spalla, corre, apre gli spazi al compagno, che può fare così più il centravanti e meno il rifinitore di gioco. L’idea di Ranieri però è diversa. Il tecnico immagina due torri che duettano e “si fanno sentire” in area. Un ruolo che Schick non ha mai ricoperto da quando è in giallorosso e che potrebbe dargli nuova luce. E il più felice potrebbe essere proprio Dzeko, che aspetta una spalla all’altezza dai tempi di Salah.
RITORNO AL FUTURO – Parli di coppia d’attacco e viene in mente la stagione 2000/01. La Roma che vinse lo scudetto aveva davanti Totti e Batistuta (con Montella primo cambio e Delvecchio largo a sinistra). I due portarono in dote 33 gol quella stagione. Nel 1982 (l’anno che precedeva il secondo scudetto) la coppia la formarono Pruzzo e Conti. Il centravanti era uno solo, ma le reti segnate dai due furono 23 (più della metà del resto della squadra). Dal 1994 al 1997, Balbo e il “gemello” Fonseca realizzarono 78 reti. Furono 44 invece i gol segnati da Totti e Vucinic nella prima Roma di Ranieri. Uno scudetto solo accarezzato e il dolce ricordo di una cavalcata (quasi) trionfale.
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