Da esubero da cedere durante il mercato estivo a... esubero da cedere durante il mercato di gennaio. Tutti - incluso Gasperini che ha provato ad incoraggiarlo e scuoterlo più volte - si aspettavano una rinascita, o quantomeno un segno di vita, in queste prime settimane. Per ora, invece, si stanno soltanto accumulando prestazioni insufficienti, stop sbagliati, sponde nel nulla e imprecazioni della panchina. Sembrava che con il gol al Verona una fiamma si fosse riaccesa, ma ben presto le speranze si sono spente con l'errore contro l'Inter e la prestazione in tema Halloween di ieri.

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Dovbyk, un’altra serata horror: esce coperto di fischi. E la Roma pensa a Zirkzee
Le statistiche di un'altra serata da incubo
—Probabilmente non servono nemmeno i numeri per analizzare la serata di Dovbyk - bastano le reazioni dell'Olimpico ad ogni spizzata verso il nulla - ma anche i dati ci restituiscono una realtà difficile da comprendere. Anche ieri è uscito da peggiore in campo, coperto di fischi per una partita incolore: un tiro (al primo minuto), 0 recuperi, 0 scivolate e 4 duelli persi su 5. Dopo le prime 10 partite, Dovbyk è quota 7 palle recuperate (solo ieri ne ha perse 9 su 28 tocchi totali), un numero inaccettabile per un centravanti che non fa nemmeno gol e che dovrebbe guidare la pressione di una squadra che basa gran parte della sua efficacia proprio su questo. Lo scorso anno, sotto la guida Gasperini, Retegui (capocannoniere della Serie A) in 36 partite ha recuperato 69 palloni (2,6 ogni 90'). Ieri, ma anche in tutte le altre partite, Dovbyk non ha mostrato la minima voglia di segnare o di aiutare i compagni; e se c'è una cosa che i romanisti non sopportano è proprio il fatto di entrare in campo, all'Olimpico, con la coda fra le gambe.
Non attacca mai il primo palo con cattiveria e quando viene lanciato in profondità e potrebbe puntare il suo avversario va sempre alla ricerca di un compagno arretrato. L'area avversaria è talmente vuota che per segnare è servito un inserimento di Pisilli che poco prima era ad impostare sulla linea dei difensori. Nel secondo tempo l'Olimpico ha invocato a lungo l'ingresso di Ferguson, ma anche l'irlandese, dopo due ottime gare con Bologna e Pisa, è sembrato l'ombra di se stesso... viene da chiedersi se a Trigoria ci sia un qualche tipo di incantesimo sui centravanti.
La Roma pensa già a gennaio: Zirkzee è più di un'idea
—È inevitabile, soprattutto in una città come Roma, che si parli già del mercato di gennaio. E se la difesa può essere aggiustata (l'1 contro 1 in campo aperto continuerà ad esserci, episodi come quello di Ziolkowski non sono certo una novità per le squadre di Gasp) il problema più grande rimane l'attacco. Il nome cerchiato in rosso è quello di Joshua Zirkzee, sempre più chiuso dalla concorrenza di Mbeumo e Cunha. Il Manchester United e Amorim hanno aperto al prestito e l'attaccante olandese vuole tornare in Italia, dove ha fatto molto bene con il Bologna di Thiago Motta (lo stipendio da coprire sarebbe di 1,8 milioni per 6 mesi). Ed è proprio dalla sessione invernale che dipenderà l'epilogo della stagione della Roma. Una stagione iniziata con un allenatore rivoluzionario e un progetto ambizioso che merita la fiducia di un popolo intero - nonostante gli inevitabili momenti di burrasca - e di essere seguito con grande attenzione in sede di mercato.
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