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Di Francesco: “Superficiali nel secondo tempo, a volte perdiamo umiltà”

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match tra Empoli e Roma

Redazione

Al termine del match tra Empoli e Roma il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco è intervenuto ai microfoni dei giornalisti.

DI FRANCESCO A SKY

Il derby ha dato il turbo alla squadra?

L'Empoli e Andreazzoli stanno facendo benissimo. Non meritavano questo risultato, hanno un'identità e mi piace di vedere allenatori che cercano di dare qualcosa alla propria squadra. L'ho visto più da parte loro che nostra.

Cosa la rende più soddisfatto?

Siamo migliorati tanto nel palleggio, soprattutto nel primo tempo. Dovevamo esser bravi a stringere e andare in profondità. Dzeko veniva spesso a prendere il pallone, l'abbiamo fatto con poca qualità. Quando sbagli tanto ti disunisci ed è quello che è successo nel secondo tempo. Ho cambiato modulo perché non riuscivamo a coprire la profondità.

Le palle inattive possono essere una soluzione in più?

Sapevamo che loro avevano meno fisicità, abbiamo provato qualcosina per metterli in difficoltà e ci siamo riusciti. In altre occasioni su palla inattiva si possono perdere le partite.

Quanto hai lavorato sulla psicologia?

Tanto. Nel secondo tempo siamo entrati con gli atteggiamenti sbagliati e non ci ha permesso di dare continuità, quasi con superficialità. Dovevamo essere più cinici, andare al tiro con più continuità. Dev'essere un lavoro continuativo: andare a toccare certe corde è importante.

Il confine tra autostima e presunzione è sottile. Si può avere la prima senza mancare di rispetto al quotidiano, avendo umiltà. E la Roma ha vinto con umiltà, accettando la qualità dell'Empoli.

Sicuramente sì, anche se dobbiamo crescere. L'autostima ti deve portare a lavorare con più umiltà e noi a volte la perdiamo a livello di squadra.

Come si fanno crescere i giocatori che giocano meno?

Gli esterni sono quelli che giocano di più: Under riposerà, Kluivert ha giocato 90' in Champions. Santon è una scoperta, ci sta dando una grossa mano e rende meglio a destra. Cercherò di sfruttare tutti al meglio, rendendoli partecipi. Siamo ad un quinto della stagione.

Un giudizio su Luca Pellegrini?

Una buona gara. Ha sbagliato i primi due cross ma a livello di presenza ha fatto bene, si è confrontato anche con Acquah, rispondendo con personalità. Deve lavorare con grande umiltà, ha dei grandi mezzi e ne è consapevole, ma lavorando così diventerà un giocatore importante.

DI FRANCESCO A DAZN

La più brutta e sporca e per questo la più importante delle vittorie?

Dovevamo fare di più nella gestione dando forza all'Empoli. Nel secondo tempo sono cresciuti e hanno fatto meglio meritando qualcosa in più.

Cambio di modulo? I problemi con De Rossi?

Non vi devo spiegare nulla, De Rossi è sordo da un orecchio e gli ho detto di capire bene.

La scelta di Jesus?

L'Empoli giocava sempre su Caputo, il terzino doveva dare più copertura. Dobbiamo lavorare più insieme soprattutto su quelle occasioni che ha avuto Caputo.

La squadra ha recepito male il cambio di Jesus?

Anche quando giochiamo a 3 a me non interesse se abbiamo un difensore in più. Mettendo Manolas al centro abbiamo assorbito situazioni che ci hanno messo in difficoltà.

Su Luca Pellegrini?

A me non interessa l'età, lui non subisce la categoria. Ha grande mezzi e grandi potenzialità, l'ho tolto perché aveva un problemino al polpaccio e per quel discorso sui terzini di cui ho parlato prima.

"DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

"Quinto gol di un centrocampista. Sta migliorando questo reparto da inizio stagione?

Sta migliorando anche nei movimenti. Lavorando con due mediani e un trequarti, in questi interscambi stanno lavorando bene. Soprattutto nel primo tempo. Nel secondo tempo siamo stati troppo sopraffini in certe cose e andavamo poco in ampiezza contro una squadra brava a difendersi dentro e a ripartire. Nel primo tempo la gestione è stata ottima, del secondo non sono soddisfatto però è venuta fuori una vittoria dopo tante gare per noi importantissima.

"C’è qualcosa che si può fare per far capire che non si deve mai abbassare la tensione? Cosa manca per diventare una grande squadra?

Manca, con una bacchetta magica non si risolvono tutti i problemi e una vittoria non cambia una stagione. Vincere queste partite a livello mentale è fondamentale. In alcuni momenti si diventa lezioni, se si vuole diventare grandi bisogna chiudere le partite e dobbiamo essere più bravi in questo. L’Empoli avrebbe meritato per quello che ha messo in campo, invece siamo stati leggerini. Tutto questo ci serva da lezione, ci portiamo a casa una vittoria importante prendendo spunto dagli errori, in particolare nel secondo tempo.

Un giudizio sulla prestazione di Luca Pellegrini e perché l'ha sostituito?

Ha preso una botta al polpaccio ed era rimasto fermo nel primo tempo, si è fatto massaggiare e non l’avevo visto tranquillissimo nell’intervallo. Avevamo alcune difficoltà di fascia ed era ammonito, ho cercato di dare più solidità dove c’era Caputo che scappava sulla testa di Fazio e il terzino doveva dare più copertura. Sono molto contento dell’approccio, è un ragazzo del ’99. Come atteggiamento, personalità, fisicità ha dimostrato di poter competere in questa categoria ed esserci molto utile.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Vi aspettavate questa partita?

Bisogna fare i complimenti all’Empoli per come è stata in campo, non solo contro di noi. Siamo stati bravi nel primo tempo nella gestione della gara e della palla, nel secondo tempo poco qualitativi e abbiamo permesso alcune ripartenze. Hanno giocato molto su Caputo, dietro Fazio, pensando che fosse meno veloce. In alcune situazioni ci ha creato difficoltà, fino a quando non ho cambiato l’atteggiamento tattico.

Queste partite sporche risultano fondamentali per la stagione…

Non solo per la Roma, ci sono partite in cui meritavi di più senza portare a casa niente. Oggi sono tre punti ottimi, in base alla prestazione. Si va alla sosta con 4 vittorie di fila, ci voleva per riprendere il cammino.

Questa squadra riesce a mantenere un’intensità alta per tutto il campionato?

Non lo so ancora dire, siamo cresciuti in questo senso. Il secondo tempo stavamo soffrendo ma l’abbiamo fatto tutti insieme, anche arrabbiandosi in campo. Sia tra di loro sia io con loro. Questa vittoria deve farci riflettere, e da qui dobbiamo prendere spunti per non ripetere certe cose.

Ci sta questa prestazione prima della sosta?

Non me l’aspettavo proprio così, ma sapevo che loro sarebbero ripartiti forte, ho visto diverse partite dell’Empoli. Se vogliamo analizzare, nel secondo tempo facevamo giocate con poca finalità. Bisognava andare più in verticale, cosa che abbiamo fatto meno rispetto mercoledì. Loro cercavano subito verticalità, hanno preso fiducia e noi dovevamo essere più bravi a chiuderla prima.

Come hai visto Luca Pellegrini?

Ha grandi prospettive, deve lavorare con umiltà. Ha fisicità, non ha subito l’esordio dall’inizio, aveva davanti a sé Acquah e non l’ha sofferto. Ovvio che deve migliorare l’aspetto tattico, poteva scappare meglio con Fazio. Poi ha avuto un problemino e ho preferito cambiarlo.

Ce la facciamo a recuperare Schick e Coric?

Ante sta lavorando, viene da un campionato diverso. C’è un adattamento, sia al campionato sia agli allenamenti. Ha qualità, non posso farli giocare tutti e 25, normale che qualcuno per ora sia penalizzato. Riguardo Schick, bisogna trovare per lui la chiave di volta. Ritengo che ha qualità importanti, speriamo che ce le faccia vedere presto. Anche Karsdorp arriverà.

DI FRANCESCO A RADIO RAI

Una Roma che sa vincere anche soffrendo perché non è stata una vittoria semplice questa…

Sì abbiamo fatto meglio il primo tempo. Anzi la squadra mi è piaciuta per tante cose. Loro sono stati bravi ad alzare il ritmo e noi abbiamo perso un po’ troppe palle. L’Empoli nel secondo tempo ci ha messo in difficoltà fino a quando non ho cambiato qualcosina e siamo riusciti a riprendere un po’ in mano il filo del gioco e a ridare un po’ di equilibrio. Loro erano bravissimi ad attaccare la profondità anche se sono finiti dieci volte in fuorigioco in altre occasioni invece hanno rischiato di farci male.

L’esordio di Luca Pellegrini dal primo minuto ha avuto un buon impatto…

Sono giocatori che vanno messi in campo in certi momenti del campionato. Non era una partita facile nemmeno per lui. Devo dire che si è disimpegnato egregiamente, ha fatto un buon primo tempo, al di là dei primi due cross dove poteva dare maggiore qualità, però la sua presenza fisica e le sue qualità si sono viste. Ha preso una botta al polpaccio e ho preferito non rischiare alla fine perché era un po’ infastidito.

La Roma è risalita al terzo posto. Questa ascesa ha due motivi: il ritiro e le tue mosse…

Al di là del discorso tattico secondo me è questione di atteggiamenti, quelli che sono mancati dal mio punto di vista un po’ nel secondo tempo dove siamo ricaduti in alcuni errori che si erano evidenziati nelle precedenti gare, non nelle ultime. Noi dobbiamo ritrovare quello spirito, quella compattezza di squadra, quella consapevolezza anche allo stesso tempo lavorare con maggiore umiltà rispetto a quello che abbiamo fatto nel secondo tempo. Questo non lo dobbiamo perdere se vogliamo continuare a vincere.

Quando Dzeko gioca così sei particolarmente contento, ha giocato per la squadra e ha messo il sigillo finale…

Sì, lì è stato bravo anche Stephan El Shaarawy che gliel’ho avvicinato perché ci siamo messi con un 5-3-2 cercando di pare un pochino più di densità sulle fasce dove stavamo soffrendo l’attacco della profondità. Devo dire che Edin veniva a giocare con i propri compagni e lo trovavamo spesso perché magari allungavano per accompagnare l’attacco degli esterni ma riuscivamo a trovare lui tra le linee. E’ diventato una sorta di centrocampista aggiunto in vari momenti della gara e questo ci ha dato una grossa mano.