Il tecnico della Roma EusebioDiFrancesco ha presentato in conferenza stampa la gara di domani sera contro l'Empoli. L'allenatore giallorosso ha risposto alle domande dei cronisti presenti nella sala Champions del centro sportivo Fulvio Bernardini. Queste le sue parole:
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Di Francesco: “Aspettiamo Schick, diventerà forte. Luca Pellegrini titolare” – AUDIO – FOTO – VIDEO
Il tecnico giallorosso risponde alle domande dei cronisti presenti nella sala Champions del centro sportivo Fulvio Bernardini
Sull'Empoli
"Il banco di prova è tutti i giorni e lo sarà anche dopo la sosta. Non dobbiamo mai smettere di dimostrare la nostra crescita. E' un test importante contro una squadra in salute e che meriterebbe più punti rispetto a quelli che ha per il gioco mostrato e la mentalità che ha messo in campo. Una delle migliori squadre per recupero palloni nella metà campo avversaria. Ha un insieme di dati che fanno pensare che sia una squadra importante. Bisogna fare i complementi ad Andreazzoli che sta facendo un ottimo lavoro".
Sarà una serata emozionante per lei?
"E’ un piacere tornare ad Empoli, ho tantissimi amici e grande affetto per la città. C’è Nicola Caccia, un mio carissimo amico con cui ho condiviso tante gioie e con cui sono cresciuto. Li mi sono formato come uomo. C’ero già tornato in passato, ma è sempre piacevole".
Domani ci sarà spazio per Kolarov?
"Domani sarà titolare Luca Pellegrini. Kolarov non sarà convocato perché oggi non camminava nemmeno. Per farvi capire in che condizioni ha giocato. Bisogna fargli i complimenti per la disponibilità da uomo dimostrata e che ha avuto nei confronti di tutti e della squadra".
Sulle italiane in Champions.
"Dopo queste soddisfazioni che ci siamo presi come italiane in Europa, dobbiamo dare continuità. La continuità è fondamentale. Non esaltiamoci, ma qualche passo in avanti lo stiamo facendo anche come mentalità e di questo sono contento da tecnico italiano".
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A destra può giocare Santon?
"Dietro gli unici sicuri di giocare sono Manolas e Luca Pellegrini. Poi ho qualche dubbio a destra tra Florenzi e Santon e sull'altro centrale a sinistra. Oggi ho provato diverse soluzioni in allenamento quindi non vi impazzite a cercare indizi. Deciderò domani anche in base alle caratteristiche dei loro attaccanti. In mezzo al campo confermerò Lorenzo Pellegrini e Nzonzi. Poi vediamo chi tra De Rossi e Cristante. Davanti Edin giocherà sicuramente e vediamo chi saranno i due esterni".
Su Coric.
"Non ha mai giocato, non l’avete mai visto. Ci sono percorsi importanti per ragazzi che vengono da altri campionati e Ante sta facendo questo. Ha qualità importanti, però adesso ho utilizzato tanti elementi, 23 se non sbaglio. Sicuramente prima o poi avrà la sua opportunità, ha mezzi importanti".
Come sta De Rossi?
"Si giocherà il posto. Valuteremo anche lui. Oggi ha fatto tutto l'allenamento a differenza di ieri che ha fatto solo la prima parte e aveva qualche problemino. Nella rifinitura ha dato risposte diverse. Se starà bene partirà dall'inizio".
Cosa devono fare Schick e Karsdorp per diventare importanti?
"Vedremo, c’è anche un percorso di crescita. Karsdorp viene da un infortunio importante, si sta ancora adattando. A Milano ha giocato ma dopo 60 minuti aveva i crampi. Deve lavorare e migliorare su una serie di cose, le opportunità ci saranno per tutti. Schick ha alternato cose buone ad altre meno buone, ma sono convinto che i suoi mezzi verranno fuori. In questo momento cerco di sfruttare la vena da bomber che ha avuto Edin martedì."
Andreazzoli ha influito nella tua scelta di diventare allenatore l'anno che eri team manager nella Roma?
"Ci scambiavamo tanti consigli a calcio-tennis con Bruno Conti e Luciano Spalletti. Eravamo un bel gruppo ma obiettivamente parlavo poco di calcio con loro perché avevo un ruolo. Avevamo un bel rapporto, ma non avevo pensato di fare l'allenatore in quel periodo. Anche perché se mi davano consigli poi non li ascoltavo (ride, ndr). Da una parte mi entravano e dall'altra mi uscivano".
La possibilità di spostare Florenzi avanti è un esperimento che potrà riproporre?
"In futuro sì, domani no. Se dovesse giocare lo farà da terzino"
Zeman ha parlato di Schick duramente. Secondo lei Schick altrove potrebbe crescere meglio? La sosta è positiva o negativa?
"No è positiva. Serve a recuperare la tanta dispersione di energie non solo fisiche ma anche mentali. Tanti andranno in Nazionale ma avranno allenamenti differenti. Serve anche staccare perché vedersi tutti i giorni non aiuta sempre. Poter riposare per l'allenatore e per gli altri diventa fondamentale. Manca ancora domani e quindi prima di parlare della sosta dobbiamo affrontare l'Empoli, una gara difficilissima e dove ci servono i tre punti per cominciare a riguadagnare posti in classifica. Ieri ho sentito Zeman al telefono e mi ha detto di esser stato travisato, non ha mai messo in discussione le qualità tecniche di Schick. Siamo ad ottobre, non possiamo pensare di mandarlo a giocare da un’altra parte. Dobbiamo sfruttare al meglio la possibilità di farlo crescere. Fino ad una settimana fa parlavate di un Lorenzo Pellegrini non in grado di giocare nella Roma, ora parlate di rinnovo del contratto. Nel nostro mondo non esiste equilibrio, aspettiamo, a volte ci sono dei giocatori con un tempo di maturazione diverso da altri, ma una volta che arrivano poi diventano giocatori forti. Patrik ha delle caratteristiche per diventare veramente un giocatore forte".
Quali sono gli aspetti del gioco di Andreazzoli che vi possono mettere in crisi?
"Non lo posso dire pubblicamente. Sono molto bravi ad andare in verticale ed è anche il sistema di gioco che lo impone. Si muovono coordinati tra attaccante e trequartista. Hanno molto idee, mobilità e sono bravi nell'aggressione, ma soffrono un po' nell'ampiezza del gioco. Abbiamo preso le giuste precauzioni per difenderci ma anche per attaccarli. Noi dobbiamo andare li per dominare la gara. Con le grandi poi l'Empoli se la gioca sempre alla pari e dovremo essere bravi ad approcciare la partita".
Kolarov andrà in nazionale?
"Io non parlo mai con le federazioni o con i ct, non so manco chi siano. Non ho sentito nessuno, credo che lui debba andare perché alle convocazioni si deve rispondere. Mi sembra inopportuno che giochi in nazionale, non cammina. Poi non lo so visto che ha dimostrato di giocare in condizioni difficili. Io non mi intrometto con le nazionali, la mia società farà di tutto affinché torni il prima possibile".
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