De Cuyper e il futuro: “Voglio uscire dalla zona comfort, sceglierò seguendo il cuore”

Maxim De Cuyper è il nome forte per la Roma, che proverà a rinforzarsi e consegnare a Gasperini una squadra adatta a lui. L'esterno belga piace molto ai giallorossi, così come al Milan e alla Juventus. Ci sono già stati anche i primi contatti, col giocatore che ha voglia di mettersi alla prova. Lo ha confermato lui stesso in un'intervista a 'Humo' a fine marzo, dimostrando idee molto chiare nonostante il legame con il suo Bruges: “Sì, mi piacerebbe fare questo passo. Non mi sarebbe mai venuto in mente prima. Volevo sfondare nel mio club e rimanere lì per tutta la mia carriera. Ma ora sono arrivato a un punto in cui vedo di buon occhio un trasferimento. Voglio un’avventura. Devo uscire dalla mia zona di comfort. Vivo a 5 minuti dal centro sportivo, conosco tutti e tutti mi conoscono. Non voglio avere rimpianti. Non ho paura di ciò che può andare storto, compagni di squadra difficili, un allenatore che viene improvvisamente esonerato. Dovresti sempre presumere che avrai la tua possibilità se sei bravo. PSG, Milan, Juve o Chelsea interessati? Si fanno tante chiacchiere, ma non è ancora deciso niente e nessuna trattativa", ha detto nell'intervista pubblicata lo scorso 30 marzo. Poi sulla possibilità Atletico Madrid:"Vuoi mandarmi in Spagna? Non devo necessariamente vivere in riva al mare, ma la location è cruciale, sia per me che per la mia ragazza. Wolfsburg, per esempio, non la vedrei. C’è solo industria. Preferirei stare qui. Anche Manchester sarebbe brutta? Ma se puoi giocare nello United non pensi alla città, è una cosa che superi. Però la Spagna sarebbe fantastica, c'è sempre il sole, paesi così hanno una preferenza da parte mia. Poi le partite finiscono anche più tardi, per me è l'ideale". In passato De Cuyper ha avuto la proposta del Galatasaray:"Istanbul è una grande città, ho dubitato seriamente, perché l'idea di giocare lì mi ha fatto battere il cuore. Seguirò comunque i miei sentimenti, perché devo essere felice”. Roma e l'Italia, di certo, possono esercitare un grande fascino su di lui. L'esterno classe 2000 ha poi raccontato anche di quando ha pensato anche di lasciare il calcio: "C'è stato un momento, sette anni fa. Avevo perso tutto il mio piacere di giocare a calcio. Ho pensato: giocherò a calcio a livello provinciale, non importa, purché sia altrove”.