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Cori razzisti, Diaconale: “Lazio vittima di una psicosi”. Irriducibili: “Questo non è rugby”

Il portavoce biancoceleste: "Ogni episodio marginale viene ingigantito". Fabrizio Piscitelli: "Ci siamo stufati, ma non siamo scandalizzati da questi cori"

Redazione

Nuovo episodio di cori razzisti all'interno di uno stadio. E' successo durante Lazio-Novara di Coppa Italia, con frasi a sfondo razzista e antisemita che si sarebbero alzati dalla Curva Nord. Il portavoce della società biancoceleste, Arturo Diaconale, è intervenuto per fare chiarezza: "E' in atto una psicosi inaccettabile che danneggia la Lazio. Io di cori non so niente, allo stadio non c'ero, sono diffidato... - le sue parole a Adnkronos -. Però nessuno mi ha chiamato, nessuno mi ha detto niente e a dire la verità che ci siano cori a Lazio-Novara mi pare strano. Se poi uno sente il tifoso accanto dire una cosa e dice che sono i cori della curva...».

Poi l'intervento in conferenza stampa: "Io faccio parte di quel 98% di spettatori che questi cori non li ha sentiti. Non metto in discussione la buona fede e l'udito di chi li ha ascoltati. Voglio dire che la società condanna qualsiasi espressione antisemita. Bisogna, però, valutare le dimensione del fenomeno. Credo che ci sia una psicosi che trasforma episodi del tutto marginali e forse inesistenti in questioni gigantesche. Da quello che ho letto sembra che tutto la stadio abbia fatto questi cori. Dato che viviamo in un'epoca digitale, dove tutte le notizie diventano virali e possono danneggiare le società, vorrei che si evitasse questa psicosi. Mi hanno detto che avrebbero scritto di aver sentito "Roma come l'Africa", spero che non se la prendano tutti gli africani presenti nella nostra città. Ovviamente questa è una battuta. In ogni caso, invito tutti i colleghi a dare la giusta qualificazione a episodi che in qualsiasi altro caso verrebbero ignorati. Che poi ci siano dei gruppi che vogliano catturare l'attenzione di qualcuno, questo può capitare. Ma sta a tutti i miei colleghi evitare di ingigantire un fatto e quindi di dargli la notorietà che cercano". 

Poi le parole del capo degli Irriducibili, Fabrizio 'Diabolik' Piscitelli: "I tifosi della Lazio oramai sono un bersaglio facile ma noi ci siamo stufati. Andremo sempre controcorrente, tanto chiunque si alza può dire di tutto di noi. Addirittura, quando hanno fatto i manifesti contro di noi hanno detto che ce li siamo fatti da soli. Che c'è da dire? Se sei indifendibile, non ti difendi nemmeno. Comunque non è che i cori mi scandalizzino.Non è reato fare i cori. E il calcio, purtroppo, e dico purtroppo, non è il rugby".