Bruno Conti è stato intervistato in vista del Corazon Classic Match, che vedrà in campo al Bernabeu le vecchie glorie di Real Madrid e Roma. Si tratta di un evento organizzato dalla Fundacion Real Madrid, i cui proventi serviranno ad organizzare le iniziative della fondazione stessa. Ecco le parole di Conti, apparse sul sito ufficiale della Roma:
news as roma
Corazon Classic Match, Conti: “Bernabeu, non vedo l’ora. Raul ed io giocatori simili”
Le parole della leggenda giallorossa in vista del match benefico
"Non vedo l’ora di mettere di nuovo piede al Bernabeu per il Corazon Classic Match. Sarà un piacere ritrovare tanti ex compagni della Roma che sono sparsi in giro per il mondo. Sono stato poi già alla conferenza stampa di presentazione a Madrid a marzo ed è stato bello presenziare al lancio di una iniziativa con finalità così importanti. Aiutare le persone bisognose è un dovere e quindi siamo davvero contenti di andare a Madrid per il Corazon Classic Match”.
Ti sei allenato?
“Ho fatto qualche corsetta, per non farmi male. Poi vediamo quello che succederà in campo domenica…”.
Come ti avvicini a questa sfida?
“Non vedo l’ora di giocare in uno stadio così importante e per uno scopo così di qualità. A tal proposito ne approfitto per fare i complimenti al presidente Florentino Perez che conosco bene: non solo per i grandi risultati sportivi, ma anche appunto per la capacità di organizzare anche queste iniziative benefiche con costanza. Il ricavo della nostra sfida del Bernabeu andrà alle popolazioni dell’Africa in difficoltà e questo è molto importante. Anche la Roma con la nuova proprietà americana sta programmando bene le cose per raggiungere sia risultati importanti sul campo sia dando una ottima immagine di sé al di fuori con iniziative benefiche”.
Il tuo giocatore preferito del Real che magari incontrerai domenica nella sfida di Madrid?
“Il mio giocatore preferito è Raul, che è un sinistro come me e di fisico simile, un grande campione. Avevamo delle caratteristiche simili di gioco, anche se lui ha fatto molti più gol di me in carriera”.
La tua carriera da giocatore è in qualche modo legata alla Spagna e in particolare modo al Santiago Bernabeu…
“Assolutamente. Questa nazione a me ha sempre portato bene: non potrò mai scordare un torneo giocato nel 1977 a Siviglia dove vinsi il titolo di miglior giocatore della manifestazione, anche se ovviamente la cosa più bella è stata la vittoria nel 1982 del Mondiale con la finale vinta proprio allo stadio Santiago Bernabeu. Non mi potrò mai scordare che gli spagnoli, dopo che la nazionale di casa era stata eliminata, hanno tifato per l’Italia, ed è stata una soddisfazione anche quella. Noi con l’Italia battemmo dai quarti in poi squadre fortissime come Argentina, Brasile e Germania, piene di campioni come Maradona, Zico, Passarella tra gli altri. Poi, vincere il titolo di campione del mondo in finale contro la Germania in quello splendido stdio che è il Bernabeu è stato indimenticabile, quindi per me sarà un onore essere a Madrid l’11 giugno… e non vedo quindi l’ora di essere lì domenica”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA