Tutti i campionati d'Europa e l'Uefa sono al lavoro per riprogrammare il calendario una volta che la situazione coronavirus permetterà la ripartenza del calcio. "La Gazzetta dello Sport" prova a fare un'analisi di come potrebbero cambiare i calendari: la domenica di coppe e il mercoledì di campionato è ora una soluzione possibile e sarebbe una piccola rivoluzione. Una decisione d’emergenza che impatterà sul percorso finale di coppe e tornei nazionali, ma difficilmente riguarderà l’Italia. Di tutte le nazioni interessate, la nostra è quella con il campionato più congestionato e più giornate da recuperare.
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Come può cambiare il calendario della Roma: coppa il weekend e Serie A in infrasettimanale
La Uefa ha "sacrificato" gli Europei ma non vuole fare la stessa cosa per Europa League e Champions e punta a giocare tutte le partite
L’obiettivo è salvare tutti i campionati. Ma l’Uefa non vuole rinunciare alle sue coppe dopo aver “sacrificato” l'Europeo (anche perché meno partite sono meno ricavi). Cercherà in tutti i modi di giocare integralmente la Champions e l’Europa League (recuperando anche il ritorno di Juve-Lione e Barcellona-Napoli, e l’andata e il ritorno di Inter-Getafe e Siviglia-Roma). Ma come si fa? "Confondendo” i campionati e le coppe.
Naturalmente, prima si parte e più sarà tutto regolare. Ma è impossibile stabilire un inizio e una fine. Dipende dalla curva di contagio del virus. L’Uefa ha intanto individuato 7 possibili calendari, dal più ottimista al più pessimista. All’interno della “legge quadro”: finire tutto entro il 30 giugno. Con finale di Europa League mercoledì 24 giugno a Danzica, e quella di Champions il 27 giugno a Istanbul. Se le due città avessero problemi, piani-B virtualmente già pronti. Da Wembley a Roma ci sono alcune città pronte a ospitare l’epilogo di questa stagione.
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