"Garcia andava esonerato prima, allo stato attuale la scelta più logica è quella di Spalletti". Fulvio Collovati, ex difensore giallorosso, è intervenuto stamattina all'interno della trasmissione 'Te la do io Tokyo' su Centrosuonosport. "Spalletti conosce l'ambiente di Roma ma c'è anche da capire se valesse la pena di aspettare 6 mesi e partire con un progetto. Non mi è piaciuto come si è svolta la vicenda. Mi è sembrato tutto abbastanza comico: Spalletti che va a firmare a Miami... l'allenatore che intanto continuava ad allenare... la fidanzata che lo ha esonerato... Vedo grossa confusione".
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Collovati: “Spalletti scelta logica. In società vedo confusione, manca una figura di riferimento”
L'ex difensore giallorosso a Centrosuonosport: "Bruno Conti potrebbe assumere il ruolo di chi sta tutti i giorni a contatto con tifosi, media e faccia da scudo. Scudetto? Dipende dai giocatori"
"La Società è lontana - ha proseguito l'opinionista - . Non può essere rappresentata solo dal direttore sportivo, questo modo di condurre ha portato molte indecisioni, conflittualità: ci vogliono punti di riferimento fermi e decisi. Il calciatore ne ha bisogno. Quali sono oggi alla Roma i punti di riferimento? Guardate la Juventus: i giocatori sanno che la società è sempre presente. Lo stesso al Milan, il Napoli... Alla Roma c'è Sabatini ma mi sembra molto debole, in questo momento. Ci vuole un punto di riferimento, che abbia rapporti con la stampa, i media, con i tifosi. Faccia da scudo, da protettore". Una figura che risponda a tale identikit potrebbe essere Bruno Conti? "Perché no - continua Collovati - . Deve essere una figura presente tutti i giorni. E ora questa figura non c'è. Io sono uno di quelli che aveva sbagliato pronostico: per me la Roma era da scudetto. A questo punto la palla passa nelle mani dei giocatori. La responsabilità passa ai giocatori: non ci sono più alibi. Spalletti è un duro ma dipende dai giocatori".
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