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Cicinho: “A 60 anni mi immagino a mangiare torte. I tatuaggi l’ho fatti da ubriaco”

L'ex giallorosso torna a raccontare i suoi problemi con l'alcol: "Mi pento di tutto ciò che ho fatto e non lo consiglierei a nessuno"

Redazione

Dopo aver raccontato i suoi problemi con l'alcol, l'ex giallorosso Cicinho è tornato a parlare della sua dipendenza legata al periodo di Madrid: "Ero un alcolizzato perché non ero in grado di bere solo una birra - ha detto a Fox Sport Brasile -. Bevevo fino a cadere a terra. Quando arrivai al Real Madrid, la cosa mi sfuggì di mano. Bevevo tanto, ma non solo di notte. Qualche giornalista mi ha visto bere. Mi pento di tutto ciò che ho fatto e non lo consiglierei a nessuno. Queste cose non curano alcuna depressione anzi si corre il rischio di diventare più depressi".

Cicinho ha anche raccontato come sono nati i suoi tatuaggi, strettamente legati all'abuso di alcol: "Sono a disagio con i miei tatuaggi, li ho fatti sotto l'influenza dell'alcol. Bevevo perché avevo paura del dolore dell'ago, ma avevo bisogno di tatuarmi. Pensavo che i tatuaggi mi avrebbero portato la pace e invece così non è stato. Mi immagino a 60 anni a mangiare torte, pieno di tatuaggi".