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C’è l’Inter, formula Ranieri: “Praticità e sacrificio”. Fazio sicuro: “Siamo forti”. ElSha a rischio

LaPresse

Il Faraone si è fermato per un problema al polpaccio, domani il provino decisivo. Perotti in gruppo. Raggi sullo stadio: "Voto positivo se non ci saranno irregolarità". I nerazzurri vogliono Dzeko. Rinnovo in vista per Zaniolo

Valerio Salviani

Due anni fa, di questi tempi, al posto di Claudio Ranieri nella sala conferenze di Trigoria si sedeva Luciano Spalletti. Sapeva già che sarebbero stati i suoi ultimi mesi alla Roma (e che avrebbe firmato con l'Inter), eppure continuava a raccontare che la penna del rinnovo stava in mano ai calciatori. Oggi Sir Claudio non racconta storie, è sincero e schietto e parla di Roma con enorme rispetto, nonostante già sa che il suo futuro sarà altrove: "E' un orgoglio essere l'allenatore di questa squadra. L'anno prossimo non so dove starò, ma voglio allenare. Deciderà il presidente".

ROMA PRATICA - Finito da parecchio ormai il tempo dei voli pindarici, c'è da portare a casa "la pagnotta". La Roma partirà domani per Milano con l'obiettivo di vincere per continuare a inseguire il posto in Champions."Una sconfitta però non ci cambierà nulla - ha spiegato Ranieri -. Dobbiamo essere pratici e emozionare i tifosi lottando su ogni palla, mettendo il cuore su ogni intervento". Parole che non sono di circostanza. L'ex Fulham vede finalmente una squadra compatta e risposte importanti. Le belle intenzioni ci sono tutte, poi parlerà il campo. E il campo dice che oggi si è fermato ancora El Shaarawy per un problema al polpaccio. Da Trigoria fanno sapere che non si tratta di infortunio, ma la sua presenza a questo punto è in dubbio. Nessun problema per Perotti, che è tornato in gruppo dopo le sedute di riatletizzazione dei giorni scorsi.

SEI FINALI - Al match program del club ha parlato Federico Fazio, in crescita nelle ultime uscite, dopo le difficoltà di una stagione non esaltante. "Ranieri è un allenatore di grande esperienza e sa tirare fuori il meglio da noi. Siamo un gruppo di giocatori forti e dobbiamo dimostrarlo in campo" ha spiegato l'argentino. Sul finale di campionato dice: "È importante non subire gol e si è visto nelle ultime due partite; in campo c’era una squadra compatta con carattere e voglia di vincere. Siamo nella fase finale della stagione e si decide tutto, ci aspettano sei finali".

DZEKO E IL FUTURO - A guidare l'attacco giallorosso contro l'Inter ci sarà Dzeko. Gli occhi di San Siro saranno tutti per lui. Le voci di mercato sono forti anche a Milano e l'interesse dell'Inter è concreto. Edin ha rifiutato il West Ham, ma l'Inter è una sfida che lo affascina. La Roma, dal canto suo, non ha ancora deciso se puntare su di lui, ma al momento sembra lontana la possibilità di una sua permanenza. La 22 di Zaniolo invece è destinata a restare occupata. Pallotta ha dato mandato ai suoi di blindare l'ex nerazzurro con un contratto triplicato, e ha fissato il prezzo per le pretendenti. Chi lo vorrà dovrà presentarsi con 100 milioni. Punta al rinnovo anche El Shaarawy. La Roma non vuole perdere il Faraone e si è messa al lavoro per allungare la sua permanenza nella capitale.

MERCATO - La scelta più importante per gran parte dei tifosi è l'allenatore. Il sogno di tutti è Conte. I romanisti sono disposti a perdonargli il passato juventino pur di vederlo sulla panchina giallorossa. Ospite nel programma di Sky Uno "E poi c'è Cattelan" si è divertito a stuzzicare gli spettatori con un gioco sul suo futuro. Si torna a seguire Leon Bailey, che potrebbe chiedere la cessione al Bayer Leverkusen a giugno se non si raggiungessero le coppe. Si complica invece la pista Thorgan Hazard. Il fratello di Eden è destinato infatti al Borussia Dortmund.

STADIO - In un'intervista a Il Fatto Quotidiano, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha dissipato le voci che vogliono una spaccatura sul tema stadio, all'interno della Giunta Comunale. "Il voto sarà positivo, se non emergeranno irregolarità. Voteremo entro l'estate". Intanto le commissioni Lavori Pubblici e Urbanistica, hanno bocciato la Grancio/Fassina, che chiede l'annullamento della pubblica utilità.