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Stadio Roma, Parnasi: “Mai dato soldi a Civita, ha operato nell’interesse della Regione”

Il costruttore romano aggiunge: "Adriano Palozzi mi ha chiesto con estrema insistenza un aiuto economico. L'ho conosciuto in occasione della vicenda di Ecovillage"

Redazione

Emergono altre dichiarazioni con i pm di Luca Parnasi, imprenditore coinvolto all'interno dell'inchiesta "Rinascimento". "Conosco Michele Civita da circa 20 anni ed è una persona che stimo molto. Ha sempre fatto gli interessi dell'amministrazione. La conferenza di servizi era già stata chiusa e già c'erano state le elezioni quando con estremo imbarazzo mi ha chiesto di trovare un lavoro per suo figlio" ha dichiarato il costruttore romano

Parnasi poi aggiunge: "Io ho fatto un colloquio al figlio e l'ho proposto ad Acherman della Be Consulting. Gli ho fatto un favore mettendomi nei suoi panni come padre. Non ho mai sostenuto Civita con erogazione di denaro. Ha operato sempre nell'interesse della Regione Lazio. Io ho sostenuto Civita con il voto, a lui dato anche da parte dei miei familiari. Politicamente la Regione e di conseguenza Civita erano favorevoli alla realizzazione dello Stadio. Era il nostro punto di riferimento nella conferenza di servizi ed a lui, sia che io che Caporilli e Baldissoni, ci rivolgevamo per la soluzione di eventuali problemi. Non sono in grado di dire se il suo atteggiamento di disponibilità fosse finalizzato ad avanzarmi in seguito la richiesta di assunzione del figlio. Per la conoscenza che ho di Civita credo che non sia così. Ho fatto la promessa di assunzione del figlio perché a lui legato da rapporti personali, nella consapevolezza del suo ruolo pubblico".

Infine le dichiarazioni sull'ex vice presidente del Consiglio Regionale del Lazio di Forza Italia Adriano Palozzi: "Mi ha chiesto con estrema insistenza un aiuto economico. L'ho conosciuto in occasione della vicenda di Ecovillage, in quanto era sindaco del Comune di Marino. Lo avevo sostenuto nella precedente campagna elettorale, almeno 6 anni addietro, erogando in suo favore se non ricordo male 10mila euro. Si trattava di un'erogazione regolare, con delibera e iscrizione in bilancio da parte di una società del gruppo".