Un nuovo arrivo in casa Roma. Si tratta di Asr27, un robot di telepresenza dotato di tablet, microfoni e videocamere in grado di permettere ai tifosi di supportare la squadra da vicino anche in un momento come questo. Ha fatto il suo esordio in occasione del match contro la Fiorentina, con i membri del Roma Club di Los Angeles che hanno avuto l'opportunità di visitare lo Stadio Olimpico virtualmente. E lo abbiamo visto in opera ieri, quando ha regalato a Paolo, un tifoso giallorosso affetto da sindrome di Down, la gioia di incontrare i suoi idoli a Trigoria. A presentare il progetto è l'attuale COO del club giallorosso Francesco Calvo, queste le sue parole a Wired:
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Calvo presenta il robot della Roma: “Asr27 per accorciare le distanze con i nostri tifosi”
Il Chief Operating Officer del club giallorosso ha raccontato il progetto lanciato durante il match contro la Fiorentina
La pandemia non ha solo svuotato gli stadi, ha anche rinchiuso squadre e giocatori dentro bolle che li rendono ancora più irraggiungibili di prima: la tecnologia può aiutarci a recuperare almeno un po’ di empatia e calore?
“Purtroppo la pandemia sta stravolgendo le nostre abitudini in ogni ambito e in modalità che mai avremmo immaginato. Il ruolo primario della tecnologia nelle nostre vite ha avuto una accelerazione incredibile e tutti stiamo cercando di capire come ottimizzarla. Il calcio non fa eccezione e anche noi stiamo sperimentando varie soluzioni, varie vie, sia in ambito tecnologico sia in ambito non tecnologico, per non perdere l’empatia che il club e i suoi giocatori hanno sempre avuto con i propri tifosi. Anche se, e qui devo essere onesto, nessuna esperienza tecnologica può eguagliare il piacere di vedere una partita allo stadio o di incontrare i propri beniamini dal vivo”.
Asr27 è un robot di telepresenza ma anche un esempio della storica dedizione dell’As Roma per i suoi tifosi: avrà un seguito, magari con dispositivi più sofisticati?
“L’idea di inserire Asr27 nel nostro team è nata dalla ricerca di soluzioni per non perdere il contatto con i nostri tifosi ma anche per continuare quella serie di attività di sostegno alle persone in difficoltà che non volevamo mettere in pausa a causa della pandemia. L’obiettivo è continuare a essere presenti in quelle situazioni nelle quali un nostro piccolo gesto possa portare un po’ di sollievo da una situazione difficile, come è accaduto recentemente con la storia di Paolo e Matteo. Questa soluzione tecnologica può aiutarci anche a riprendere quelle attività negli ospedali che oggi, come si può ben immaginare, sono di difficile attuazione. Il fatto che ci stiamo adattando a incontrare virtualmente i nostri cari e i nostri colleghi ha facilitato l’utilizzo di Asr27 in quanto ormai ci sembra normale incontrarci in video. Per il futuro speriamo di tornare a incontri più tradizionali ma, soprattutto per i nostri tifosi all’estero o impossibilitati a muoversi, non smetteremo di studiare nuove soluzioni e di farci aiutare dallo sviluppo tecnologico”.
Anziani, persone fragili, bambini: Asr27 nasce per accorciare le distanze ma anche, in questo momento più che mai, consolidare il concetto di comunità?
“Esatto, Asr27 nasce per accorciare le distanze e ci siamo riusciti fino ad adesso con nostro immenso piacere, avendo visto e vissuto le reazioni dei diretti interessati. Ma come dici tu, il concetto di comunità è per noi molto importante in quanto la Roma appartiene alla propria gente e mai come in questo periodo sentiamo la responsabilità di fare qualcosa per la nostra comunità, di dare un valore aggiunto: questo è stato il principio guida che ci ha guidato durante la pandemia e che continua a guidarci ogni giorno. Se la tecnologia potrà aiutarci in questo ambito ancora non lo sappiamo, ma sicuramente non smettiamo di ragionarci nella speranza di poter portare la Roma vicina a tutti coloro che la amano”.
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