Ante Coric, arrivato quest'estate dalla Dinamo Zagabria, non è ancora riuscito a trovare spazio nella Roma di Eusebio Di Francesco. A commentare questo avvio faticoso, l'ex ct della Croazia, Cacic, ai microfoni di Tele Radio Stereo. Queste le sue parole:
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Cacic (ex ct Croazia): “Coric meglio sulla trequarti. Deve ancora maturare”
L'allenatore aggiunge: "Penso che sia difficile per ogni giovane giocatore venire in Serie A"
Mister, lei conosce molto bene Coric: in quale ruolo si esprime al meglio?
Ante può giocare in diverse zone del campo ma credo che la sua migliore posizione sia sulla trequarti, dietro gli attaccanti, dove può giocare più palloni. Quando tatticamente maturerà e migliorerà sarà in grado di giocare anche come centrocampista centrale. Questo sarebbe per lui un importante passo in avanti perché ci sono molte squadre che si schierano senza un costruttore di gioco, piuttosto con centrocampisti dinamici che sono ugualmente capaci di fare molto bene entrambi le fasi, quella di possesso e quella senza palla.
Coric, in questo momento, non sta giocando molto nella Roma: cosa consiglierebbe al ragazzo?
Penso che sia difficile per ogni giovane giocatore venire in Serie A italiana, specialmente per una squadra della qualità della Roma, e giocare subito. È comprensibile che avrà bisogno di tempo per adattarsi alle diverse esigenze, specialmente nell’aspetto tattico, che in Italia è molto complesso. Non è una situazione facile per lui, i giovani devono giocare perchè è il modo migliore per sviluppare e acquisire esperienza ma Ante, scegliendo la Roma, sapeva cosa lo stava aspettando. I prestiti non sono sempre soluzioni ideali ma se pensa che a breve non avrà molto minutaggio dovrebbe discutere con il club una buona soluzione per trovare più spazio e giocare.
Pensa che il calcio italiano sia adatto alle caratteristiche di Coric?
Storicamente i centrocampisti croati hanno successo in Serie A – da Zvonimir Boban nel passato, a Marcelo Brozović o Milan Badelj oggi. L’Italia rispetta le qualità tecniche e i centrocampisti raffinati. Tuttavia, il calcio italiano chiede soprattutto comprensione tattica e grande ritmo di lavoro e questi sono due aspetti che Ante deve migliorare per raggiungere il livello necessario per giocare in un club come la Roma. In altre parole, con le sue capacità, Ćorić può giocare in Italia ma ha bisogno di diventare un giocatore completo per mostrare le sue qualità.
L’exploit della Roma dello scorso anno la sorprese? Crede che i giallorossi possano ripetere un risultato del genere?
Penso che la Roma abbia sorpreso tutti, specialmente il Barcellona, e credo sia stata la qualificazione più incredibile nella storia recente della competizione. Tuttavia i giallorossi hanno meritato completamente quella vittoria, hanno disputato una grande gara di ritorno ed un enorme merito va all’allenatore Di Francesco. Nell’attuale edizione la Roma sta giocando ancora bene e sta facendo meglio rispetto al campionato però per ripetere un tale successo ci vogliono molti fattori: la forza della rosa, lo stato fisico dei giocatori e la fortuna. Ci sono 10-12 squadre che possono battere chiunque in una determinata partita ma ci sono anche club un gradino sopra agli altri, come il Barcellona, la Juve ed il Real. La bellezza del calcio sta nella sua imprevedibilità che consente ai tifosi giallorossi di sognare un risultato simile o addirittura migliore della scorsa stagione.
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