A pochi minuti dal fischio d'inizio del match tra Roma e Torino è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il direttore generale giallorosso, Mauro Baldissoni.
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Baldissoni: “Stadio? C’è chi si domanda perché un manufatto in abbandono meriti ora protezione”
Le parole del direttore generale giallorosso, a pochi minuti dal fischio d'inizio del match tra Roma e Torino
BALDISSONI A PREMIUM
Un commento sull’ultimo stop per lo stadio della Roma?
Intanto consentitemi di sottolineare che noi non abbiamo mai voluto commentare niente su quanto successo in questi mesi, credo sia obbligatorio mantenere un profilo istituzionale, abbiamo lavorato con le autorità competenti, e con le istituzioni nei tavoli opportuni, prima al Comune di Roma e poi con la Conferenza dei Servizi. Rimanere in silenzio, immaginate quanto sia complicato: di sciocchezze ne abbiamo sentite in quantità industriali, a tonnellate. Vorrei dire alle persone che non hanno mai letto una riga del progetto e non conoscono la storia. Riteniamo che si deve consentire alle istituzioni di fare il proprio lavoro, senza avere condizionamenti pubblici e senza avere commenti urlati a destra e sinistra. Vi lascio immaginare la quantità di messaggi ricevuti negli ultimi giorni, non parlo di azionisti della Roma, ma parlo di tifosi, gente comune. Quando la gente non capisce si fa delle domande e pensieri strani, si chiede come mai un manufatto in totale abbandono e pericolante con amianto, in un luogo abbandonato e degradato, che sta collassando su se stesso, meriti improvvisamente una tale protezione da impedire un investimento di un paio di miliardi sulla città, che porterebbe la crescita di Pil e riduzione della disoccupazione su base annua.
Limite di tempo da parte della società?
Continueremo a rispettare le leggi, il progetto presentato finora è stato guidato da leggi dello stato, procedure locali amministrative, delibere comunali. Continueremo a fare tutti i passi necessari, inclusi quelli giudiziari per rimuovere supposizioni che non riusciremo a condividere. E fino a che l’ultimo passaggio istituzionale, governate da leggi dello stato non sarà esaurito, continueremo a portare avanti il progetto su cui sono stati investiti già più di 60 milioni.
Come affrontate con la squadra questi problemi?
Sono discorsi interni con Spalletti. Non cambiano ogni giorno, lo abbiamo già espresso questo concetto. Abbiamo lo stesso identico obiettivo, cercare di fare qualcosa di buono nella stagione, ovvero tentare di vincere qualcosa. Il resto sarà conseguenza di quello che saremo riusciti a dimostrare e a fare.
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