Il 14 dicembre dello scorso anno, l’urna di Nyon fu tutt’altro che benevola nei confronti della Roma, qualificatasi agli ottavi di finale di Champions League con soli 6 punti nella fase a gironi. La squadra giallorossa, infatti, pescò il Real Madrid dei campioni, il Real Madrid di quel Cristiano Ronaldo per 3 volte vincitore del Pallone d’Oro. Inevitabile il brivido lungo la schiena di tutti i tifosi romanisti soltanto nel leggere il nome estratto. Possibilità di passare il turno? Forse pari allo zero, soprattutto per il momento che la Roma di Garcia stava attraversando allora. Due mesi dopo, tanto è cambiato dalle parti di Trigoria. Via il francese, dentro Spalletti, il tecnico che più di tutti ha fatto brillare la Roma in Europa nella sua storia. La doppia sfida resta quasi proibitiva, ma le quattro vittorie consecutive in campionato ed il ritrovato entusiasmo aprono qualche spiraglio in più.
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Arriva il Real, Spalletti ci crede: “Non ci sono favoriti”. Per Nainggolan “serve un miracolo”. De Rossi c’è
LA ROMA CI CREDE, SPALLETTI IN PRIMIS – «Abbiamo il 50% di possibilità di passare il turno, non ci sono favoriti e i miei calciatori possono essere al livello di Cristiano Ronaldo». Così, senza troppi giri di parole, il tecnico giallorosso infonde fiducia a tutto l’ambiente. Al suo fianco in conferenza stampa c’è Manolas, che non è certamente da meno: «Sappiamo che il Real Madrid è una squadra forte, quando affronti questi giocatori devi essere al 120%. Ma anche noi siamo anche noi forti, non abbiamo paura di nessuno». Niente timore quindi, questo è il mantra nonostante le recenti batoste subìte in Europa contro Bayern Monaco e Barcellona: «Qui c'è "The Roma way" – ribadisce Spalletti –, la strada della Roma, dobbiamo scendere in campo sempre per vincere le partite. Dobbiamo provarci, se non lo facciamo ce ne pentiremo».
LA CURVA SUD SI RIEMPIE – Il pensiero di tutti i romanisti va a quel 2008, anno in cui proprio la Roma di Spalletti riuscì ad eliminare il Real dagli ottavi di Champions League. Tante le differenze tra le due squadre: «Quella Roma lì era già rodata – prosegue il tecnico –, aveva un sistema provato che aveva prodotto poi dei risultati. Attualmente noi stiamo lavorando, ora ci vogliono conferme e questa è sicuramente la partita più adatta per vedere se siamo sulla strada giusta. E se andassimo ai quarti non mi meraviglierei». Dello stesso parere anche Manolas: «Dobbiamo avere carattere e giocare con la mentalità giusta, cercando di non prendere gol per giocarcela al ritorno. Sono fiducioso». E la fiducia sembra esser tornata anche nei tifosi giallorossi, che domani torneranno a riempire lo stadio Olimpico: attesi 50/60mila spettatori. «Il cantante che non ha pubblico canta peggio ad un suo concerto, domani giocheranno meglio di quanto abbiano fatto fino ad oggi grazie al loro aiuto», parola di Spalletti.
"IO ALLENO LA ROMA, NON SOLO TOTTI" – Spalletti non si è però fermato qui: il tecnico toscano si è aperto in una lunga intervista rilasciata al quotidiano spagnolo As. Tantissimi i temi toccati: da Garcia a Totti, da Ancelotti a Benitez, passando ovviamente per il big match di domani sera contro il Real. A stupire le sue parole nei confronti della società giallorossa per aver scelto di esonerare il francese («La Roma stava attraversando un momento difficile e hanno deciso di cambiare. Credo che si sbagliassero, perché per me la mentalità che c’è all’estero aiuta: l’allenatore non viene contestato per qualche risultato sbagliato, ma bisogna aspettare»), ma soprattutto quelle riguardanti il capitano. «Io alleno la Roma, non solo Totti», prima stoccata. «Il mio obiettivo sono i risultati e scelgo in base a questi, non sulla base della storia di un calciatore. Rispetto moltissimo la sua storia e le sue qualità, ma io penso ai risultati della squadra».
DE ROSSI C'È – Domani il tecnico giallorosso potrà contare sull’intero gruppo a disposizione, Totti incluso. Nonostante gli ultimi problemi muscolari al polpaccio sinistro, anche De Rossi è rientrato nella lista dei convocati. Con il ritorno del centrocampista di Ostia, Spalletti avrà più opzioni per l’11 titolare da schierare dal primo minuto. La difesa a 3 resta una possibilità, ma nella rifinitura di oggi è stato provato il 4-2-3-1 con cui la Roma è partita nell’ultima sfida contro il Carpi. Al centro della difesa ci saranno Manolas e Rüdiger, con Florenzi (o Maicon) a destra e Digne a sinistra. De Rossi e Pjanic a coprire il reparto arretrato, con Salah, Perotti e Nainggolan e alle spalle di Dzeko.
"ABBIAMO BISOGNO DI UN MIRACOLO" – Oggi giornata molto romanista sui quotidiani spagnoli. Dopo Spalletti, ecco che anche Nainggolan ha deciso di confessarsi ai microfoni di Marca. Il centrocampista belga appare meno spavaldo del suo tecnico e dei compagni: «Giochiamo in casa e dovremo ottenere un buon risultato in vista della gara di ritorno, quindi tenteremo l’impresa. O, per meglio dire, proveremo a fare il miracolo». Inevitabile una parola su Cristiano Ronaldo, anche lui soggetto alle critiche nell’ultimo periodo: «L’unica cosa che vedo è che segna tutte le settimane. Se non lo vogliono più, sarei felice di accoglierlo alla Roma». Domani se lo troverà davanti, pronto a guidare l’armata di Zidane: «Proveremo a metterli in difficoltà, è una sfida sia per noi che per i nostri tifosi. Daremo il nostro meglio».
CR7: "TOTTI È IMPRESSIONANTE" – Dall’altra parte ci saranno i campioni del Real Madrid, sbarcati nella Capitale in giornata dopo aver lasciato la Spagna in mattinata. Inevitabile la ressa di tifosi (e curiosi) all’arrivo della squadra all’Hotel Hilton Cavalieri di Monte Mario, che però sono rimasti delusi: Cristiano Ronaldo ha depistato tutti, giornalisti e fotografi inclusi, passando da un’entrata secondaria. Il tre volte campione del Pallone d’Oro non si è però fatto attendere più di tanto: è stato proprio lui ad affiancare Zidane della conferenza stampa pre-gara. «La Champions League è un torneo speciale – dichiara CR7–, più difficile di altri, ma cerco di dare sempre il meglio. Domani sarà una bella partita contro una buona squadra, che gioca in casa e davanti ai suoi tifosi. Noi cercheremo di vincere». Davanti non si ritroverà Totti, almeno non dal primo minuto. Ma lo stesso Cristiano riconosce le grandi qualità del capitano della Roma: «È impressionante! È un riferimento per tutti, questo dimostra che l’età non conta nel calcio, almeno fino ai 40. Se lui si sente bene e vuole giocare, così sia: sarà meglio per il calcio e per i bambini che lo guardano».
"LA ROMA GIOCA UN BUON CALCIO" – Poi il microfono passa a Zidane. Il suo Real è nettamente favorito nella doppia sfida con la Roma, ma il francese non si fida dei giallorossi: «Domani dobbiamo partire forte, ci aspetta una partita difficile. Affrontiamo una buona squadra che gioca bene al calcio». Per lui sarà la prima da allenatore nella maggiore competizione continentale: «La pressione c’è, ma siamo concentrati. Questo torneo è speciale per il club, per me e per i giocatori. Sappiamo quale storia ha il Real Madrid in Champions. La cosa più importante è arrivare pronti e penso che lo siamo. Stiamo bene fisicamente». Zizou dovrà però fare a meno di due pedine fondamentali come Pepe e Bale, mentre Marcelo resta in dubbio: il terzino brasiliano ha svolto regolarmente la rifinitura con i compagni, ma «giocherà solo se sta bene», parola di Zidane. I tifosi giallorossi pregano: meno titolari dei Blancos in campo, più possibilità per la Roma di fare una buona gara. Non resta che aspettare domani sera. “Les grandes équipes” e i “Champions” stanno arrivando.
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