In giornata il ds Walter Sabatini è partito per Londra dove è stato immortalato in alcune foto assieme al procuratore di Mohamed Salah davanti alla StamfordBridge. La Roma è in attesa della sentenza della Fifa sul tesseramento del giocatore che doveva arrivare a dicembre, ma il Chelsea ha chiesto il rinvio. Altri indiscrezioni attribuiscono la visita di Sabatini a Londra per la cessione di Radja Nainggolan al club inglese per 43 milioni di euro.
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Sabatini allo Stamford Bridge insieme con l’agente di Salah. Ipotesi cessione di Nainggolan
a Roma è in attesa della sentenza della Fifa sul tesseramento del giocatore che doveva arrivare a dicembre
da gazzetta.it - Chiara Zucchelli - Da Trigoria smentiscono che il viaggio del d.s, immortalato davanti a Stamford Bridge, fosse per motivi di mercato e spiegano come in realtà Sabatini, accompagnato dall’agente di Salah, RamyAbbas, fosse lì per rinegoziare alcune rate del pagamento dell’egiziano acquistato la scorsa estate, ma sembra quantomeno singolare che, se così fosse, a trattare col Chelsea non sia andato il direttore generale Baldissoni, rimasto a Trigoria. Sabatini parla poco inglese, spesso preferisce non prendere l’aereo e per questioni strettamente finanziarie si muove raramente.
Più verosimile pensare che Sabatini sia andato a Londra per trattare Nainggolan. Sa di piacere a Conte, che lo vedrebbe bene nel suo centrocampo, e sa che la Roma potrebbe vendere un pezzo importante dello spogliatoio prima del 30 giugno. Il Chelsea sarebbe pronto ad offrire oltre 35 milioni più bonus e considerando che Nainggolan è stato messo a bilancio per 13.3 milioni di euro la plusvalenza secca sarebbe rilevante. Così come è rilevante un altro dettaglio, che poi dettaglio non è: l’avvocato Abbas ha il mandato per trattare alcuni calciatori delle Roma, tra cui Nainggolan, in Inghilterra.
Un’altra ipotesi che sta circolando a Roma in queste ore è quella che vedrebbe Sabatini a Londra per trattare il suo futuro. Conte vorrebbe lavorare con lui, finora poco propenso a trasferirsi all’estero, per motivi personali più che professionali, ma soltanto il tempo potrà dire davvero il motivo di questo blitz londinese.
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