Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

calciomercato as roma

Roma, così cambia il mercato: la rosa secondo Sarri tra acquisti e cessioni

Getty Images

Il tecnico vuole elementi esperti oltre ai giovani. E nei colloqui si è parlato anche dei campi di Trigoria: l'ex Napoli e Juve ha chiesto informazioni per imporre il suo metodo

Marco Prestisimone

Quando gli è stato chiesto cosa pensasse della rosa, non è stato così ostile come invece è stato Fonseca ieri sera. Perché per Sarri quella della Roma è una squadra con qualità e con cui non avrebbe problemi a lavorare. Certo, con 3-4 acquisti dal mercato per alzare il livello soprattutto a livello di esperienza. Come è inevitabile che sia, nei colloqui tra l'ex tecnico di Napoli, Juve e Chelsea si è parlato della composizione della rosa e di quali giocatori siano quelli da cui ripartire e quali no. Discorsi normali quando si discute con un possibile nuovo tecnico, così come quello dei campi di Trigoria, sui quali Sarri ha chiesto informazioni per imporre i suoi metodi di allenamento. Pinto sa che su Sarri c'è anche il Tottenham, che l'ha cercato già qualche settimana prima di esonerare Mourinho quando l'idea di cambiare allenatore si era fatta strada nella dirigenza inglese. Per questo i discorsi andranno avanti: a Trigoria tutti si sono convinti (Fonseca compreso) che l'allenatore cambierà. E nessuno vuole perdere tempo.

Giovani ed esperti, le richieste di Sarri

I nomi che andranno via sono già sulla lista di Pinto e Sarri non ha posto alcun veto. Ma trattandosi di giocatori esperti come Mirante, Peres, Fazio, Santon, Pastore, Juan Jesus, il diktat di Sarri è stato chiaro: va bene la squadra giovane, ma se si vuole vincere bisogna avere anche esperienza. Nel suo Napoli c'erano gli spagnoli Reina e Albiol, capitan Hamsik e davanti Higuain ma anche Mertens e Callejon. L'idea è almeno un big esperto per reparto che sappia guidare gli altri. La Roma ha Smalling, pagato (tanto) un anno fa e con lui giocherebbe Mancini. Ibanez è un giovane con margini di miglioramento (come lo era Koulibaly, seppur di livello diverso) e per questo Sarri potrebbe lavorarci. Mercato permettendo: davanti a un'offerta importante, nessuno è incedibile. La base sarà italiana: oltre a Mancini anche Spinazzola, Cristante (che piace molto a Sarri), Pellegrini e ovviamente Zaniolo, che sarà l'esterno del 4-3-3 se l'accordo dovesse diventare reale. A centrocampo è la vera lacuna: la richiesta è di un regista vero, con Villar che resterebbe a fare il vice. Veretout è insostituibile e resterà.

 LaPresse

Il dopo Dzeko e i "prestiti" per il tesoretto

Della rosa giallorossa, Sarri conosce personalmente già Diawara e Pedro. Con entrambi ha lavorato ma il primo al Napoli non ha giocato quasi mai perché davanti aveva Jorginho. Anche lui è sulla lista dei partenti. Pedro dopo un inizio da top si è spento e con lui le possibilità di restare, ma si farà una valutazione. Praticamente certa la partenza di Dzeko: Pinto continua a corteggiare Belotti, un altro profilo che a Sarri piace e con cui è convinto di poter migliorare l'attacco della Roma. Sullo sfondo Milik. Resta la grana Mkhitaryan: sta aspettando il nome del nuovo allenatore per decidere se rinnovare o meno. Possibile che sia lui l'elemento esperto dell'attacco. Senza i vari Dzeko, Fazio, Pastore, Santon e probabilmente Pau Lopez, crollerà il monte ingaggi permettendo più spazio di manovra alla Roma. Un piccolo tesoretto potrebbe arrivare dai prestiti: Kluivert e Under rientreranno e si cercherà di monetizzare almeno da uno di loro due e l'indiziato principale è Kluivert. Dovrebbe tornare anche Florenzi: in Francia ha fatto l'esterno basso e Sarri ne riconosce le qualità. Il problema sarebbe il rapporto deteriorato con una parte della piazza, oltre che il rinnovo recente di Karsdorp che di fatto gli chiude le porte. Riflessioni premature sì, ma già attuali. Perché per la Roma il futuro è già cominciato.