calciomercato as roma

Mercato, su Pjanic l’ombra del City: lo sceicco ha una corsia preferenziale

L'affare Dzeko di questa estate avrebbe fatto da apripista per discutere concretamente del bosniaco, ma anche di Nainggolan. Potrebbe non essere il Chelsea il club che sta insidiando il centrocampista giallorosso durante la sua breve permanenza a...

Valerio Valeri

Vittoria nel derby, compleanno festeggiato in un locale con amici e compagni, poi volo a Londra per sfruttare al meglio i due giorni di riposo concessi da Luciano Spalletti al gruppo. I movimenti di Miralem Pjanic stanno mandando in fibrillazione un po’ tutti, soprattutto chi si occupa di calciomercato e chi lo segue da tifoso interessato. Sono recenti, d’altronde, le parole del centrocampista di Tuzla: “Chi mi vuole può trovare un accordo facile e veloce”, disse alla vigilia dell’amichevole tra Bosnia e Lussembugo.

GITA A LONDRA Va da sé che la “fuitina” nella capitale inglese ha messo in allarme parecchi. Subito si è parlato di Chelsea: il club di Abramovich si sta rinnovando, ieri Antonio Conte ha firmato il contratto con i “Blues”, il mercato è in pieno fermento. Sul taccuino dell’attuale Ct Azzurro non c’è solo Nainggolan, ma anche il numero 15 giallorosso. Dall’Inghilterra, però, arrivano voci sempre più insistenti su una pista che da Londra fa una deviazione fino a Manchester, sponda City.

CORSIA PREFERENZIALE Quest’estate, infatti, nell’ambito della trattativa che ha portato Edin Dzeko dai “citizens” alla Roma, il club dello sceicco Mansour bin Zayed al-Nayan avrebbe strappato qualcosa di più di una promessa ai giallorossi, tramite l’intensa opera di persuasione di un noto intermediario emiratino, vicinissimo al management del City e decisivo nel portare a buon fine l’affare legato al centravanti. La promessa vede sul piatto il cartellino di Pjanic, ma anche quello di Radja Nainggolan. Nonostante il "Guardian" citi anche lo United come fortemente interessato, c’è una corsia preferenziale per la squadra che sarà di Pep Guardiola e chissà che ieri, da Londra – dove si decidono le sorti del mercato britannico – abbia iniziato a percorrerla.