Dal 24 giugno a fine stagione Kluivert sarà protagonista. Ancora con la maglia della Roma, almeno per un paio di mesi. Poi il futuro sarà questione di settimane, quelle in cui i giallorossi dovranno decidere se puntare ancora su di lui la prossima stagione oppure sacrificarlo per il bene supremo delle plusvalenze. Nella rosa è uno di quelli che sul mercato ha più appeal: è giovane, in crescita e con un potenziale ancora inespresso. Ed è gestito da Mino Raiola, che in questa vicenda ha un ruolo tutt'altro che marginale: questa estate il maxi agente avrà un lavoro super per sistemare i suoi assistiti. Tra questi c'è anche Mkhitaryan, che vorrebbe restare nella capitale. Se fosse confermato almeno per un altro anno, Fonseca avrebbe già il titolare per la fascia sinistra e la Roma potrebbe puntare un sostituto dell'olandese con caratteristiche simili: giovane e da far sbocciare. Ma che guadagni meno dei quasi 2 milioni a stagione del figlio di Patrick.
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Enigma Kluivert: risorsa per Fonseca o plusvalenza? Dipende anche da… Mkhitaryan
L'olandese è l'esterno della Roma che ha i numeri migliori e il tecnico ha lavorato tantissimo con lui, ma in estate può dire addio se l'armeno dovesse restare
Risorsa o plusvalenza: quanto può fruttare Justin Kluivert
Kluivert sul bilancio di Trigoria pesa circa 13 milioni di euro, il che garantirebbe alla società un bel "più" nella casella plusvalenza se nell'eventuale operazione d'addio dovesse essere valutato tra i 25 e i 30 milioni. Potrebbe andare in Inghilterra, magari proprio nell'operazione Mkhitaryan: l'Arsenal ha un debole per i giovani, ma Raiola dovrà convincerli a fare un investimento di questo tipo. Oppure finire in uno scambio con la Juventus con conseguenti plusvalenze in una strategia "win-win" che ha già fatto contente entrambe le società la scorsa estate con Luca Pellegrini e Spinazzola.
Però Fonseca con lui ha lavorato tanto fin dal suo arrivo a Trigoria un anno fa e per questo non sarebbe di certo disperato se dovesse restare: in stagione è l'esterno che ha giocato di più (1977' contro i 1744' del suo primo anno, e mancano ancora dodici partite di campionato più quelle eventuali di Europa League) e anche quello che ha segnato di più (7 gol, Mkhitaryan e Zaniolo sono fermi a 6, Under 3, Perotti 4). Ciò che gli è mancato è l'incisività nei big match: in due anni delle sue 9 reti nessuna è arrivata contro i top team. L'unica a pesare veramente è stata quella nel ritorno contro il Gent. Ecco perché Mkhitaryan e soprattutto Pedro corrispondono all'identikit perfetto: hanno esperienza, hanno giocato nei migliori campionati d'Europa e sono stati decisivi per far vincere i trofei ai propri club. Soprattutto lo spagnolo, che tra Barcellona e Chelsea ha vinto tutto ciò che c'era da vincere.
Under-Kluivert, sarà addio? Ecco chi può sostituirli
Il destino di Justin è quindi in bilico più che mai e dipenderà dalle dinamiche del mercato. Più delineato quello di Cengiz Under, da un anno designato come prima fonte di plusvalenza al termine di questa stagione. Se dovessero partire entrambi, impossibile pensare che i sostituti siano proprio Pedro e Mkhitaryan: per caratteristiche, età e ingaggio, la presenza di uno esclude l'altro. Per questo Petrachi dovrebbe poi cercare sul mercato un giovane da affiancare a uno dei due, considerando che la fascia destra sembra sistemata con Zaniolo e Carles Perez. I nomi sono quelli di Bustos, che può fare il vice-Dzeko ma all'occorrenza partire dalla sinistra, Tetê dello Shakhtar (che però è mancino e preferisce giocare sulla destra), Chakvetadze del Gent oppure Boga, che metterebbe d'accordo dirigenza e tifosi ma che necessita di un investimento ben più importante degli altri.
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