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Otto punti dopo cinque giornate: come con Luis Enrique e Zeman

Ultima partenza peggiore nel 2010-2011: 5 punti nelle prime cinque gare. Zenga non batteva la Roma dal dicembre 2008

Alessio Nardo

Una notte da incubo in quel di Genova. La Roma domina, gestisce a suo piacimento il possesso palla, tiene costantemente in mano il gioco. Ma sul più bello non concretizza e la Samp, furba e fortunata, finisce per portare a casa l'intera posta in palio grazie ai pasticci di De Sanctis (sulla punizione vincente di Eder) e di Manolas (goffo autogol del definitivo 2-1). Inutile il secondo centro stagionale di Mohamed Salah.

Per la Roma si tratta della prima sconfitta dell'anno: i giallorossi non perdevano in trasferta da 136 giorni (con il Milan a San Siro, finì proprio 2-1) e contro la Samp a Marassi dal 10 febbraio 2013. In quel caso il risultato fu di 3-1. Gli uomini di Garcia hanno fin qui raccolto otto punti in classifica, esattamente lo stesso bottino racimolato dopo cinque giornate da Luis Enrique (2011-2012) e dal secondo Zeman (2012-2013). L'ultimo inizio peggiore risale al 2010-2011, quando, con Ranieri in panchina, i punti furono appena cinque dopo altrettante gare. La Sampdoria conferma l'ottimo trend interno (tre vittorie su tre) e vola al quarto posto in classifica, a quota 10 punti. Zenga, da allenatore, aveva battuto una sola volta la Roma in carriera, ai tempi del Catania: 21 dicembre 2008. Finì 3-2 per gli etnei.

Mohamed Salah, con due reti, diventa il goleador romanista più prolifico del torneo in corso. Sono sette, per ora, i calciatori mandati a segno: Florenzi, Pjanic, Dzeko, Iago Falque, Iturbe e Totti oltre all'egiziano. Il totale dice otto reti segnate. Sei, invece, quelle subite. Eder conferma la sua buona vena contro i giallorossi, già colpiti ai tempi del Brescia (2 febbraio 2011) e del Cesena (21 gennaio 2012). Di Carlos Tevez, il 2 marzo scorso (pari interno con la Juve), l'ultimo gol incassato direttamente da calcio di punizione. Dobbiamo tornare invece al 1° febbraio 2013 per ritrovare un'autorete romanista in campionato: l'ultima, celeberrima, fu del portiere uruguagio Goicoechea. In quel Roma-Cagliari 2-4 che determinò l'esonero di Zeman.