R.Sensi: “Dico a Lotito di pensare solo alla Lazio. Le polemiche non fanno bene al derby. Vendere De Rossi? Non ci posso nemmeno pensare”

"Il derby? Lo aspetto da tifosa sperando di far passare il tempo e non pensarci fino a domenica.- dice Rosella Sensi, ex presidente della Roma a Radioradio

Ti aspettavi di più dalla Roma?

il derby per la Roma e i suoi tifosi è particolare. vederla più in alto in classifica sarebbe stato meglio. Ma le potenziali dei giocatori ci sono

Zeman?

Sono molto fiduciosa. Bisogna aspettare che i giocatori entrino nei meccanismi. Domenica, però, entra in campo l'emotività e la forza singola dei giocatori. E la Roma di bravi ne ha tanti

Che ne pensa della polemica Lotito-Sabatini-Pallotta?

Se vogliamo rimetterci agli sfottò posso dire a Claudio di pensare alla Lazio. Queste chiacchiere pre-derby non fanno bene al derby. Sarebbero da evitare

Su De Rossi?

Conosco bene Daniele e anche Zeman. Non voglio nemmeno pensare che uno come De Rossi possa andar via dalla Roma. E' uno dei pochi rimasti tra i giocatori cresciuti in casa che possono rappresentare, con Totti, un valore. ma non poso sostituirmi agli attuali dirigenti. Credo che De Rossi e Zeman  possano risolvere i loro problemi da persone intelligenti.

Contratto a Totti

Sono felice della scelta che abbiamo fatto e contro qualcuno che non era d'accordo. Oggi lui è ancora il più forte di tutti

Il senso d'appartenenza nella Roma sta sparendo?

Mi auguro di no, perchè a Roma e nella Roma era un valore che in giro non si vedevano più.

Domenica sarà allo stadio?

Non ci sono mai andata e non ci andrò. E' una partita particolare e farò quello che ho sempre fatto. Mia madre? Non so cosa farà...

Il derby più bello da presidente?

Quello del 18 aprile del 2010. da figlia quello del 2006 quando Totti che si era fatto male stava a bordocampo con le stampelle. Mio padre stava male ma non volle mancare e stava in tribuna

Su Montella e Stramaccioni

E' la dimostrazione che dai vivai possono uscire fuori degli ottimi professionisti. E questo è il merito anche del lavoro svolto da Bruno Conti