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Luca Di Bartolomei: “Ago non era una leggenda ma una persona semplice. Tutti lo ricordano per questo”

Ecco le parole di  Luca Di Bartolomei intervistato ai microfoni di Centro Suono Sport.

Redazione

Ecco le parole di  Luca Di Bartolomei intervistato ai microfoni di Centro Suono Sport.‘’Il manuale del calcio’’ dedicato alla memoria di Ago è molto vicino alla sua mentalità e alla sua idea di calcio.

Questo libro rappresenta appieno Ago e il suo modo di essere. Secondo lui il calcio è allegria, un divertimento che veicola emozioni che educano e trasmettono esperienze.

Secondo Ago il calcio è fatto sia da grandi squadre e dai tifosi che le seguono, anche in categorie inferiori, sia soprattutto da piccole entità ‘’normali’’, composte da ragazzi e bambini, che rappresentano l’idea di calcio in cui credeva Ago.

Nel decalogo all’ interno del libro ci sono dei consigli per i calciatori, Ago infatti è stato un precursore nel capire l’ importanza della forma atletica e psicologica del calciatore.

La Roma dello scudetto aveva uno psicologo che aiutava i calciatori in campo e fuori. Anche allora c’ erano ottime abitudini anche all’ esterno dei campi di gioco ma anche episodi di calcio scommesse ed eventi meno belli. In generale comunque le squadre che vincono sono quelle che si impegnano di più.

Quanto c’è della leggenda di Ago nel libro?

Ago non era una leggenda ma una persona semplice; tutti lo ricordano per questo. Non ho mai visto addosso a lui la maglia della leggenda.

Il libro parla anche del progetto Calcio Sociale.

Il progetto Calcio Sociale è molto sentito da tutti noi e dai ragazzi. E’ un’ idea che si sta espandendo in tutta Italia. Con questo progetto vogliamo riscrivere le regole del calcio; infatti organizziamo un torneo nel quale tra le fila di ogni squadra è presenta un ragazzo o una ragazza con disabilità fisiche o psichiche. Tutto questo porta ad un’ integrazione tra diverse esperienze di vita che arricchiscono i ragazzi. Il centro sportivo dove giocano i ragazzi è stato sottratto alla malavita. Purtroppo questo centro deve essere ristrutturato e grazie ai proventi del lib