Giuntella (PD) a FR: “Senza Marino la Roma perderebbe un sostenitore del nuovo stadio”

Caos in Campidoglio che potrebbe portare alle dimissioni del sindaco di Roma Ignazio Marino. Forzaroma.info per far chiarezza su quello che sarà il destino del progetto Stadio della Roma ha intervistato il Capogruppo del PD del I municipio di Roma Tommaso Giuntella.

Con le dimissione di Marino il progetto Stadio della Roma perderà un grande promotore…

“Diciamo di si. Si rischia di perdere un sostenitore importante in una battaglia che non è solo quella dello stadio, ma anche quella di un sistema libero dai vecchi monopoli”.

Quanto firmato dalla giunta Marino potrebbe essere messo in discussione?

“Questo no. Perché i passaggi che andavano fatti nel comune di Roma sono stati già fatti. L’assemblea capitolina si è già espressa e quindi a Roma non si torna indietro. E’ chiaro che si potrebbe perdere un sostenitore importante nella battaglia che adesso va fatta in regione”

Qualcuno potrebbe approfittare di questo scossone che sta avvenendo a Piazza del Campidoglio per bloccare il progetto?

“Aldilà del giudizio politico, del giudizio sull’operato della giunta Marino e su tutto quello che non riguarda questa vicenda specifica o alcune di queste vicende, vorrei dire ci sono certi interessi a cui Marino aveva dato molto fastidio. Lo vediamo anche da come certa stampa sta trattando la vicenda con toni per certi versi anche violenti. E che quindi sicuramente immagino che, come sono stati estromessi durante il mandato di Marino, potrebbero mirare a tornare in gioco dopo un’eventuale dimissione. Mi riferisco a tutta una serie di attori e di movimenti che erano stati fermati o che quantomeno erano stati messi in concorrenza durante la giunta Marino ”.

L’opposizione al progetto del M5S potrebbe intensificarsi in queste ore?

“In realtà penso di no. Nel senso che la discussione che è stata fatta in aula nell’assemblea capitolina ha mostrato quanto il Sindaco Marino ha sostenuto il progetto non per questioni personali. Quindi non è che il destino del sindaco si lega in qualche modo a quello dello stadio. Gli argomenti che venivano portati erano argomenti di rilevanza tecnica, di quanto effettivamente questo progetto valesse per la città. Siccome si è dimostrato che le migliaia di posti di lavoro, il miliardo e mezzo di euro di investimento, la capacità di poter sviluppare e soprattutto la capacità di dimostrare che Roma è aperta a nuovi investimenti e che gli investitori esteri non devono più avere paura di fermarsi. Ora questi diversi interessi che lo fermavano possono tornare ad investire la città. Tra l’altro questo è quello che anche negli incontri con la Roma premeva la società”.