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Che esame per Iturbe e Gervinho

Rudi Garcia userà la verve e le incursioni delle sue due frecce, a riposo con il Chievo

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Sarà la sfida delle frecce, della velocità, delle finte e controfinte, tra allunghi e sterzate varie. Una sfida in cui Iturbe e Gervinho andranno a scuola da colleghi più illustri, Ribery (sabato al rientro, con il Werder) e Robben, due che hanno scritto la storia recente del ruolo dell’ala (o esterno offensivo che si voglia). Ma siccome gli alunni in questi caso sono tra i primi della classe, chissà che per una volta non si dimostrino più bravi dei maestri. Ci spera la Roma e ci spera Rudi Garcia, il quale — tra le tante cose che domani potranno mettere in difficoltà i tedeschi — userà la verve e le incursioni delle sue due frecce (ne sa qualcosa anche la Juventus), a riposo con il Chievo: Gervinho in panchina, Iturbe in tribuna, alle prese con i postumi della botta presa proprio con i bianconeri due settimane fa.

Voglia Iturbe Se Gervinho ci sarà al 100%, per Iturbe sarà decisiva la rifinitura. Ieri l’argentino è tornato in gruppo, anche se non ha fatto tutto l’allenamento, lavorando solo per un po’ con i compagni. «Domani torna la Champions League all’Olimpico: saremo in tanti! Non vedo l’ora…Forza Roma», le parole di Manuel su facebook. Parole che non lasciano spazio a molti equivoci: l’argentino domani sera vuole esserci, anche perché l’atmosfera di Champions finora l’ha visto sempre protagonista. Prima con il gol (ed il successivo infortunio al muscolo pettineo) contro il Cska Mosca, poi con quelle ripartenze a Manchester che hanno messo i brividi ai difensori del City ed anche allo stesso Gervinho, che se nella ripresa (in una delle tante ripartenze) invece di tirare avesse servito proprio Iturbe, probabilmente oggi la Roma affronterebbe il Bayern a braccetto in classifica.

Attesa GervinhoL’ivoriano, invece, ci sarà eccome. E sarà al massimo, dopo aver riposato per mettere benzina in quei muscoli che avranno il compito di scardinare la difesa di Guardiola. Il Bayern finora lo ha affrontato una volta sola in carriera, nel 2012-13, ritorno degli ottavi di Champions, quando in Germania subentrò a Ramsey con l’Arsenal avanti per 2-0. Il risultato rimase lo stesso e gli inglesi furono eliminati per la sconfitta casalinga (3-1). Quel giorno all’Allianz Arena ce n’era solo uno di maestro, Robben. Ma Gervinho non era ancora l’alunno che è oggi. E chissà che lui ed Iturbe, per una sera, non si dimostrino davvero più bravi dei più bravi di tutti.